Cronaca

52 consiglieri regionali verso il rinvio a giudizio

Avvisi di conclusioni delle indagini preliminari sono in corso di notifica da parte della Guardia di Finanza nei confronti di consiglieri regionali della Campania nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’erogazione dei rimborsi. Negli avvisi firmati dal pm Giancarlo Novelli e dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino si ipotizzano a vario titolo i reati di peculato e truffa. I fatti contestati si riferiscono a un arco di tempo che va dal 2010 al 2012.  Gli avvisi notificati nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi ai consiglieri regionali campani sono complessivamente 55 in quanto tra i destinatari figurano anche tre fornitori di ricevute ritenute irregolari.

Tra gli indagati figurano anche il sottosegretario Pd Umberto Del Basso De Caro ed i senatori Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia, ed Eva Longo, componente del gruppo di Fi a Palazzo Madama.

Le contestazioni riguardano quasi integralmente la gestione dei rimborsi erogati dai singoli gruppi ai consiglieri per le spese legate all’attività istituzionale. I consiglieri indagati appartengono tutti all’attuale consiliatura ad eccezione di Pietro Diodato, indagato per truffa in relazione all’uso dei cosiddetti fondi per la comunicazione riguardanti la precedente consiliatura.

Nel corso degli interrogatori, numerosi consiglieri coinvolti nell’inchiesta in Campania sui rimborsi hanno sostenuto di non essere tenuti a documentare le spese sostenute in quanto non previsto dalla legge regionale. Una tesi non condivisa dai magistrati, che nel corso dell’inchiesta hanno individuato numerose spese non compatibili con l’attività istituzionale. Tra queste tintura per capelli,dvd, acquisti in pasticceria ed enoteca, giocattoli, occhiali da vista, farmaci, sigarette, capi di abbigliamento. Negli avvisi di conclusione delle indagini si fa inoltre riferimento a nuovi casi di presunte irregolarità, come l’acquisto di cravatte da parte di consiglieri del Pd, giustificato dal capogruppo Giuseppe Russo come gadget. Inoltre sempre a consiglieri del Pd sono addebitate le spese sostenute per la campagna elettorale di un candidato a sindaco del Comune di Agerola.

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