Cultura

RENZI e BERLUSCONI ovvero IL GATTO e LA VOLPE

Avverto la necessità di comunicare all’esterno la rabbia che provo dentro nel vedere come, giorno dopo giorno, commedianti di turno di professione (“professione”?) politici si divertano a prenderci in giro (e noi glielo permettiamo!), distruggendo tutto quello che hanno fatto i padri nobili della nostra Costituzione.

Ma non voglio entrare in discorsi troppo articolati e complessi!  Voglio invece solo gridare la rabbia e la repulsione che ho nei confronti di una classe politica che, senza alcun pudore e dignità, giorno dopo giorno, ci dice nei fatti che noi – dico noi! – cittadini italiani non siamo niente, contiamo meno di zero. Conta solo il dieci delle famiglie italiane che detiene per intero la ricchezza nazionale!

Con questo intervento vorrei, come in una sorta di “catena di Sant’Antonio”, che chi legge si sentisse emotivamente coinvolto ed impegnato in un passaparola a spiegare al suo vicino di casa, al suo amico, al suo conoscente la nuova legge elettorale  del duo Renzi – Berlusconi, o meglio “il Gatto e la Volpe”, legge elettorale che, per come è  fatta, è proprio ben fatta per non dare voce al popolo. Legge che, se passerà, sicuramente poi sarà dichiarata, come il Porcellum, incostituzionale.

La Corte Costituzionale ha dichiarato, tra l’altro, incostituzionale il Porcellum in quanto il cittadino non poteva esprimere preferenze sul candidato, ma doveva votare i nomi preparati a tavolino dai partiti ed il premio di maggioranza era troppo sbilanciato a favore della coalizione vincente.

Bene, cosa hanno preparato per noi “il Gatto e la Volpe”?

Una nuova legge, valida solo per la Camera, in cui le liste sono comunque bloccate, cioè con i candidati scelti dai vertici dei partiti, in cui c’è un premio di maggioranza del 15% per chi raggiunge la soglia del 37%, in cui per ottenere seggi alla Camera c’è uno sbarramento dell’8% per chi si presenta da solo e del 4,5% per chi si presenta in coalizione, coalizione che deve comunque superare la soglia del 12%, in cui c’è doppio turno tra i primi due partiti o le prime due coalizioni se non si supera il 37% al primo turno.

Dov’è il trucco? Semplice, un po’ di conti ed il gioco è fatto apposta per il PD e/o per FI. Infatti con una percentuale del 20%, o anche del 18%, si può avere la maggioranza alla Camera.

Esempio: coalizione centrosinistra con PD che raggiunge come partito il 20% ed altri cinque partiti che raggiungono ognuno il 4% (5 x 4 = 20). La coalizione vince con il 40%, ma, dato che in coalizione per entrare alla Camera occorre raggiungere minimo la soglia del 4,5%, nessuno di 5 partiti al 4% porterà un suo esponente in Parlamento. Ma allora che succede, a chi andranno quei voti? Semplice! Al PD che sceglierà al suo interno i nomi dei nuovi parlamentari. Per cui, se ho votato per la coalizione, ma non per il PD, non solo non avrò potuto scegliere il mio candidato perché la candidatura è stata decisa dalla direzione del partito, ma il mio voto – io che voto in Campania – verrà utilizzato per eleggere un parlamentare Piemontese o Siciliano – in quanto i seggi verranno calcolati su base nazionale e non provinciale – di un partito che non ho votato…

L’esempio è stato fatto con il PD, ma vale lo stesso discorso come coalizione di centrodestra con FI.

Questo è quanto hanno preparato per noi italiani “il Gatto e la Volpe”.

Ecco perché ho scritto questo intervento. Perché sarebbe bello se ognuno di noi facesse la propria parte spiegando al suo vicino, al suo conoscente, al suo amico come funzionerà la nuova legge elettorale e, prima che sia troppo tardi, ognuno di noi prendesse coscienza e dicesse basta alle nefandezze che da anni subiamo da parte di una classe politica a cui interessa solo il benessere personale e non quello della collettività.

Guardate che lamentarsi non serve a niente se poi nulla facciamo per cambiare le cose!

Da parte mia, farò il porta a porta,  invierò mail, informerò tutti quelli che conosco e così mi auguro faccia ognuno di noi. Per il nostro bene, per quello dei nostri figli, muoviamoci prima che sia troppo tardi.

(Biagio Sparano – Direttore Responsabile di Radio PRIMARETE)

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