Cronaca

Due immigrati gambizzati e scoppia la rivolta a Castel Volturno

Sparatoria tra italiani e immigrati sul litorale Casertano.

Scatta l’allarme per una rissa in località Pescopagano, a Castel Volturno, le forze dell’ordine giungono prontamente sul posto e trovano due nigeriani gambizzati a colpi di pistola.

I due i, rispettivamente di 30 e 37 anni, sono stati prontamente soccorsi e ricoverati, non in pericolo di vita, nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Un episodio gravissimo la cui dinamica è ancora tutta da ricostruire.

Ma, mentre gli investigatori sono ancora sul posto, cresce la rabbia dei migranti e scoppia la rivolta.

4 autovetture ed un furgone vengono  date alle fiamme. In uno dei mezzi è anche esplosa una bombola del gas.

La reazione degli immigrati si è poi spostata su un’abitazione: sono state appiccate le fiamme ed è stato danneggiato il primo piano di una villetta a schiera nelle vicinanze del luogo ove è scoppiata la rivolta.

A Castel Volturno confluiscono rinforzi di polizia e carabinieri che cercano di contrastare centinaia di persone in sommossa e riportare la calma nel Paese, cosa che effettivamente riesce dopo qualche ora, sebbene con molta fatica.

Intanto è stato subito arrestato l’autore della sparatoria: si tratta di un cittadino italiano mentre si sta seriamente valutando l’eventualità di fermare anche una seconda persona.

Purtroppo la zona di Castel Volturno non è nuova ad questi episodi gravissimi di odio razziale: il 18 settembre 2008 ci fu la strage degli immigrati, compiuta dal gruppo di fuoco del boss del clan camorristico dei Casalesi, Giuseppe Setola, che costò la vita a sette migranti.

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