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“Catartica”: trent’anni dopo le stesse emozioni

Grande entusiasmo per la prima tappa del tour dei Marlene Kuntz che hanno scelto di cominciare da Castel Volturno il tour  “ESTATE CATARTICA 2024”, dedicato al trentennio dell’album “Catartica”.

In circa 1000 persone ad intonare le canzoni dei Marlene Kuntz, nella splendida cornice del Flava Beach, sotto una luna piena che illuminava le onde del mare circostante.

Pagine di storia quelle scritte ieri col concerto di uno dei gruppi più affermati della scena rock alternative italiana. “Catartica” attraversa un’intera generazione segnando pagine di storia. L’energia abrasiva e ricca di rabbioso romanticismo continua a fissarsi nei cuori nonostante i cambiamenti generazionali.

Uscito quale primo album del gruppo il 13 maggio 1994 su etichetta Consorzio Produttori Indipendenti, “Catartica” rientra fra gli EP tutt’oggi più conosciuti della scena rock della nostra penisola.

Sotto un cielo illuminato dal satellite lunare in piena, i cuori del pubblico battevano all’unisono e le emozioni erano quasi palpabili. Riccardo Tesio, fondatore produttore e chitarrista dei Marlene Kuntz ha rilasciato una breve intervista a Radio PRIMARETE.

Alla domanda: “Cosa rappresenta riproporre Catartica trent’anni dopo?” Riccardo ha risposto: “Musica che abbiamo scritto, quindi ci piace, altre persone hanno voluta riascoltarla e quindi la facciamo.. Emotivamente è la soddisfazione di essere ancora qua dopo tanti anni a fare qualcosa che vuoi fare ma che è anche arrivata alle persone, che hanno ancora voglia di ascoltarla dopo tanti anni”.

Invece alla domanda: “Perché la scelta del nome Catartica?” Riccardo ha esclamato: “.. perchè era bello.. suonava bene.. ed effettivamente era un disco liberatorio… Catartico”.

Alla domanda: “Se doveste definire il vostro genere in quest’epoca cosa risponderesti? Essendo comunque ad oggi un genere di nicchia e non avendo nuovi gruppi rappresentativi ” Riccardo ha invece risposto: “eh…non c’entra il saper suonare in sè…non è che non ci sia più mentalità anzi esistono molti gruppi che portano avanti il genere però non sono sulla breccia dell’onda.. Ad esempio noi abbiamo la sala prove e c’è un sacco di gente che suona e porta avanti il genere.. ”

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