Si è concluso con due condanne ed un’assoluzione la prima “tranche” del processo, svoltosi con la formula del rito abbreviato, per la “tangentopoli” di San Felice a Cancello (http://www.radioprimarete.it/2016/09/associazione-per-delinquere-con-a-capo-pasquale-de-lucia-sindaco-di-s-felice-a-cancello-ed-ex-vicepresidente-della-provincia-21-arresti/)
L’ex vicesindaco ed assessore all’Ambiente Francesco Petrone è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Condannato anche l’ex capo dell’Ufficio Tecnico comunale Felice Auriemma: per lui cinque anni e otto mesi di carcere.
(Francesco Petrone) ( Felice Auriemma)
In particolare per Auriemma (che resta agli arresti domiciliari in attesa del processo in Appello), il pm Gerardina Cozzolino aveva richiesto una condanna a dieci anni, ma il giudice Emilio Minio lo ha riconosciuto colpevole, oltre a un falso per imperizia, per tre casi di corruzione e tre di costruzione abusiva, ma lo ha assolto da circa la metà dei 28 capi d’imputazione, escludendo in primis l’accusa di associazione per delinquere.
Assolto invece “per non ha commesso il fatto” l’ex consigliere comunale Clemente De Lucia per il quale il pm aveva chiesto una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di truffa ai danni del Comune per aver “gonfiato” il peso effettivo dei rifiuti al fine di rendere illecitamente più “cospicui” i compensi spettanti alle ditte incaricate.
(Clemente De Lucia)
Clemente De Lucia, dopo l’arresto avvenuto lo scorso 30 settembre, ha trascorso 27 giorni in carcere per poi ottenere l’annullamento totale dell’ordinanza già da parte del Riesame.
Il prossimo 5 luglio avrà invece inizio il processo ordinario per tutti gli altri imputati tra i quali Rita Di Giunta, dirigente della provincia di Caserta, amministratore delegato “Terra di Lavoro” Spa nonché tesoriere della Fondazione “Campania Futura“, e l’ex sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia.
(Rita di Giunta) (Pasquale De Lucia)
