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I “tormentoni di moda” sulla JuveCaserta!

In questo periodo, invece delle solite hit da spiaggia, i tormentoni di moda nella nostra città sono la “casertanità” ed il nome del nuovo allenatore, con – in subordine – la smania di voler già costruire a fine giugno il roster 2013/2014.

Calma!

Casertanità”: è un neologismo molto in voga in questo momento, nei forum, tra i malati di “juventinità” (massì!). Alcuni sostengono, infatti, che Sacripanti, Gentile (uscito, nei termini, dal contratto che legava ai bianconeri) ed Oldoini (in procinto di seguire Pino a Cantù) avrebbero dimostrato scarso attaccamento alla società di Pezza delle Noci per accasarsi con altri club.

Qui, a mio parere, va definito un concetto che è chiaro a tutti coloro che svolgono una professione (ed i cestisti sono appunto professionisti ex lege): nel basket moderno -quindi non solo quello di oggi! – i tesserati sono “professionisti/precari” che hanno carriere non lunghissime, spesso incerte, e capitalizzare i successi diventa per loro una necessità.

Mi chiedo: come si fa onestamente a dare del traditore ad un tesserato che ha volontariamente transato gli emolumenti (rinunciando a percepire denari dovuti) per consentire alla società di risparmiare soldi di ingaggi e contributi?

Si tira in ballo Oscar. Appunto, Oscar è stato unico, in tutti i sensi (come uomo innanzitutto!), e sarà impossibile trovarne altri come lui. Amen, mettiamoci l’anima in pace!

Gentile senior? Sì, è stato il capitano dello scudetto, ma ha poi vinto anche ad Atene, oltre che a Milano e prima (per i soldi di Stefanel e non certo per hobby) era stato a Trieste, per cui…

Esposito? La NBA certo, ma anche Bologna…

Quindi? E’ del tutto normale e nel gioco del mercato che le squadre di oggi non abbiamo le “bandiere”: sono finiti (purtroppo!) i tempi dei Di Lella!

Che colpa si può muovere ad un ragazzo, simpaticissimo e vivace, come Stefano Gentile, reduce dalla sua migliore annata in carriera culminata con il titolo di MVP all’esordio in Nazionale e MIP (most improved player) dell’anno? L’appunto è quello di voler giocare l’Eurolega con Milano o Siena, o provare a vincere a Cantù: embè? E anche se finisse nell’Avellino dei Paperoni (con il doppio dell’ingaggio), avrebbe forse commesso un reato?

Oldoini. Idem come sopra, con l’aggiunta che, ad oggi, Caserta non gli ha potuto/voluto fare una offerta: è tanto strano che voglia ricongiungersi con Pino con cui si comprende anche a distanza di migliaia di km?

Casertanità non è forse aver parlato bene di noi su tutti i media (come ha fatto Pino nelle sua presentazione in Brianza), aver onorato a maglia (lo ricordiamo Stefano ad Avellino?) o aver condotto in silenzio – come Max Oldoini – un ruolo di gregario quando gregari come Banchi hanno vinto il tricolore e  strapperanno ingaggi faraonici?

Casertanità è anche però stare vicino alla squadra economicamente! E, a parte i 1800 fissi + i 1500 “variabili” del Palamaggiò, gli altri (ad esempio, gli imprenditori) “casertani” dove sono?

Roster 2013/2014. Dalla firma di Atripaldi, quotidianamente si leggono nomi di allenatori sul punto di firmare per la Juve. Vado a memoria: Oldoini in primis, poi Capobianco, Caja, Calvani, Ramagli, Dell’Agnello, Markovski, Pancotto, Djordjevic …e ne dimentico almeno una mezza dozzina.

La new entry è il Sasha, fratello del Mozart di Sebenico. Con tutto il rispetto per una carriera (da giocatore) eccelsa, ma come coach cosa ha vinto? Miglior risultato italiano, in panca, la semifinale persa con l’Armani (non l’ultima della compagnia) contro la Virtus Bologna, poi 11simo a Treviso, quella dei Benetton.

Volevamo un gm professionista? Allora diamogli il tempo di sondare il mercato e gestire le strategie… Chi ci dice che non stia provando a cercare una “magata” (ad es. Pancotto pagato in parte da Avellino)?

Giocatori. Ormai sappiamo a memoria chi “sarebbe” sotto contratto (Gentile, ad esempio, è uscito) e che non vorremmo a Caserta (Jonusas, ad esempio).

Rammento solo a quelli che “non possiamo perdere Mordente e Michelori” (e si badi bene che sono d’accordissimo!) che, quando tutti sollecitammo Caputo a rinnovare il trio JJ-Ere-Bowers (quest’ultimo pagato uno sproposito!), andammo incontro ad un risultato deludentissimo.

In una stagione, come quella che stiamo per vivere, probabilmente la ricetta giusta potrebbe essere fare tabula rasa del passato ed affidare al nuovo coach giocatori (nuovi) di cui fidarsi.

Decideremo di andare con difese “toste” o giocheremo ai 100 punti? Lasciamolo decidere al nuovo coach, senza pressioni…

Del resto, la decima edizione del Torneo “Città di Caserta” è in programma solo il 21 e 22 settembre (ripeto: settembre!!!) prossimi e la Roma vicecampione d’Italia insegna che, avendo i contatti giusti, una squadra si può costruire in una settimana e con pochi soldi.

Quindi, calma!

(Eugenio Simioli)

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