(di Eugenio Simioli)Vi assicuro che non è facile commentare la classifica mentre intorno è un fiorire di chiacchiere, giuste proteste, maldestre iniziative e paure di un dejavu, anche perché tutti i ragionamenti tecnici e le previsioni potrebbero andare in malora per quanto preannunciato da Gervasio.
La vittoria di Treviso aveva riacceso speranze, nemmeno tanto celate dalla società che, prima di Natale, aveva apertamente parlato di Final 8. La settimana di pausa -che ci si augurava serena…- era quindi l’occasione giusta per poter recuperare Rigo ed inserire CB in vista della volata finale con l’obiettivo -dichiarato dallo stesso CB- della off season.
Più realisticamente a Caserta ci si accontenterebbe anche del decimo posto, ma con la certezza di rivedere la A anche l’anno prossimo al PM, ecco perché i Diavoli si inc…!
Per questo continuiamo a leggere la classifica dal basso con il focus sul 16simo posto, soprattutto ora che i fanalini di coda sono due ed a sole sei lunghezze,
Casale vince infatti il drammatico spareggio di Cremona, con lo stesso punteggio (74-73) con cui i lombardi era passati al Ferraris, ed aggancia la Vanoli a 10 punti. Ancora decisive nell’overtime le bombe di Janning, anche se il canestro del sorpasso lo ha siglato Temple. Determinante anche Stefano Gentile che ne ha messi 11 di cui 2 preziosissimi al minuto 44.
Cremona è passata dalla serenità al dramma in pochi giorni ed ora sembra una squadra sull’orlo di una crisi di nervi (Roderick ha le valigie in mano) ed è la candidata all’ultimo posto. Ha bruciato la dote dell’andata ed a Sassari -con un Banco implacabile in casa- potrebbe rimanere solitaria maglia nera, oltretutto ha un calendario di ferro (anche se lo spareggio con Teramo sarà al PalaRadi).
A 12 Teramo, senza Borisov e, in pratica, Fultz si fa beffare (come al Palaverde) da una cinica Benetton; ora la questione per Ramagli si fa seria e quella con Biella, domenica prossima, potrebbe essere una gara già risolutiva, anche se poi avrà in casa anche JC, Casale e Montegranaro (oltre a Venezia, Sassari e Cantù)
Resta a 14 punti l’Acea raggiunta da Montegranaro.
Fatto fuori Lardo, toccherà ora a Calvani ricostruire mentalmente i giallorossi e provare a giocarsi i playoff per impreziosire una società che pare allo sbando. La sconfitta infrasettimanale di Biella, le paturnie di Dedovic, le condizioni di Crosariol e l’insipienza di Maestranzi , ma soprattutto il gap (-6) con la zona playoff rendono (quasi) impossibile l’impresa, anzi occhio a Montegranaro !
La Fabi, ancora in formato 2+3, vince con Varese pur tirando peggio, prendendo meno rimbalzi e nonostante l’ennesimo 0/7 del nostro Dibo; decisivi i 4 liberi segnati in più rispetto ai lombardi. Mc Neal il meno peggio, ma servivano i due punti e sono arrivati; ora si proverà ad approfittare della crisi di Roma per ambiare l’inerzia della stagione.
Treviso vince anche per noi, ma ci aggancia a quota 16. La Benetton, ancora senza Bulleri, viola il Palaska con una bomba di Viggiano sulla sirena finale e si porta 2-0 con la Tercas. Ottimo De Nicolao con 4/6 dall’arco e ben 6 rimbalzi; ora i veneti hanno scavato un fossato con la red zone, ma dovranno comunque provare a battere la Sidigas nell’anticipo di sabato, impresa non agevole.
Biella sale a 18 ed appaia Varese.
I piemontesi, dopo aver decretato l’esonero di Lardo, potrebbero mettere k.o anche Teramo -con i due gioielli di centrocampo perfettamente compatibili (Coleman 23 con 8/10 da 2, Pullen 20 con 4/6 dall’arco)- riprendendo la corsa verso la off season.
I lombardi hanno perso una gara stile anni ’50 ad Ancona. La doppia doppia di Kangur (18+10), più rimbalzi e migliori percentuali di tiro non sono bastate. Per Recalcati altra trasferta delicata a Casale e la zona playoff si allontana…
Vittoriose, Sassari e Venezia affiancano Avellino a quota 20.
I sardi si confermano implacabili tra le mura amiche; ancora efficacissimo il trio Diener & Diener più Hosley capace di domare la Bennet in un finale acceso ed è la seconda volta consecutiva che accade. La squadra di Sacchetti ha ripreso la corsa verso i playoff e proverà ad asfaltare anche Cremona nel prossimo turno.
La Sidigas, malmenata a Bologna (ad un certo punto ne beccava addirittura 30), ha chiuso con un 24/72 in azione quasi sospetto. Lo “sbandieratore” fa 4/14, ma peggio di lui va Dean (1/7 valutazione -2) e Green fa 9/24, 5 falli e 4 palle perse per 3 di valutazione prima di farsi espellere. Ora bisognerà capire il motivo di un tale tracollo…
Venezia fa sul serio e batte anche la capolista in un Palaverde ebbro di gioia oer la vittoria n. 600 nella storia della Reyer. Mvp Fantoni, ma anche il polacco ne mette 17 vincendo il duello con i lunghi MPS
Si fermano a 22 Cantù e Pesaro e vengono raggiunte da Milano.
Pesaro, sempre senza Cusin, con Urbutis praticamente inesistente, chiude a 5 la striscia vincente pagando la luna storta di JJ (leader con 12 rimbalzi, ma 2/10, ben 5 perse e 2 di valutazione) ed a nulla è servita l’ottima prova di “Flight” White leader di giornata in punti e valutazione (25+34).
Cantù, forse distratta dall’Eurolega, è caduta in Sardegna segnando la miseria di 67 punti; gli unici a giocare sul serio sono stati Brunner e Micov che hanno segnato la metà dei punti dei brianzoli, domenica aspetta Venezia cliente non agevole per chi gioca tre partite a settimana.
Milano con un 20-4 nell’ultimo quarto ha interrotto a 6 la sua striscia perdente, anche se l’esordio di JR Bremer non è stato memorabile. Scariolo ha dettato le gerarchie tenendo in panca Giachetti, Melli, Filloy e Radosevic, ma dato minuti importanti a Gentile che lo ha ripagato con liberi e rimbalzi, anche se con indecisioni in fase di tiro.
Con la nona vittoria casalinga consecutiva Bologna sale a 24 e rimane solitaria nella scia di Siena (ma avrà il ritorno in Toscana) archiviando in pochi minuti la pratica Avellino con disarmante faclità: il 21-7 del primo quarto diventa 59-32 al 30.Tiene Avellino a 56, stradomina al rimbalzo 53-35 e si candida ad un posto nelle Final 4.
Siena gioca ancora con l’overdrive, ma quest’anno non vince. Va sotto di 12 all’intervallo, prova a rientrare in avvio ripresa tenendo a secco la Reyer per 6′ e poi si gioca l’overtime alla roulette dell’ultimo libero. In doppia cifra solo Andersen e BoMc giustificano largamente i 60 punti segnati (tra i minimi storici del fighetto Nazionale). Resta a 26, ma comunque in testa.
Se si potesse parlare, finalmente, solo di basket, potremmo star qui a sognare di chiudere la stagione con un 2-0 (l’unica forse in Italia) sul fighetto Nazionale; purtroppo però a tener banco sono sempre i discorsi su bilanci, sponsor e finanze che ormai sono più familiari ai Diavoli che a…Monti!
Siena scenderà a Caserta con il dente avvelenato per la sconfitta nella Marca tra le due partite di Eurolega con l’Unicaja (andata a Malaga giovedì sera) che potrebbero darle anche il primato europeo, speriamo siano distratti…
Alla prossima, buon basket a tutti!