La trasferta a Siena era di quelle turisticamente molto gradevoli, ma ovviamente non prodiga di soddisfazioni sportive per gli indomiti tifosi casertani che hanno raggiunto in massa la città del Palio.
Del resto Sacripanti aveva (giustamente) messo le mani avanti prevedendo che la MPS sarebbe stato un muro difficile da scavalcare e così è stato puntualmente anche perché -dopo la “dipartita” del fighetto Nazionale- Siena sta cominciando a ritrovare gli equilibri giusti.
I bianconeri in versione lean ma non soft erano dunque chiamati all’ennesimo miracolo per smentire l’inconsistenza on the road, provando a riscattare le prestazioni oscene di Biella e Roma. In particolare gli ex Akindele e Michelori (complessivamente 3-27 contro Siena) volevano dimostrare -e in parte ci sono riusciti- che in Piazza del Campo potevano rimanerci.
La JC è rimasta in partita per 26′ poi Brown ha deciso che poteva bastare: troppo solo Jelovac dall’arco per poter fare sogni di gloria.
In attesa del derby lombardo del lunedì che ci vede spettatori interessati (alle vicende cremonesi, ovviamente), rivolgiamo il core della nostra analisi alle competitors della Nostra, quelle con cui si dovrà lottare per sAlvAre il titolo.
Il gruppone a 4 punti -ora pericolosamente (troppo) vicino- si è arricchito della presenza di Biella che violando Avellino ha raggiunto i lupi, Cremona, Pesaro e Montegranaro.
La doccia fredda è venuta proprio dal Paladelmauro dove nemmeno il nostro ex Gianluca Tucci (in bocca al…lupo!) è riuscito a rianimare una Sidigas al terzo stop consecutivo. Biella con 5 in doppia cifra prosegue nell’inserimento di Trey Johnson che si candida ad essere l’uomo della Provvidenza.
La Sutor, pure vittoriosa in Irpinia, è ora 1-7 -anche se la sconfitta in Puglia (Dibo 6 in 22′) era preventivata- con l’infausta prospettiva di peggiorare ulteriormente il record domenica prossima con Milano, proprio in vista dell’ormai semidecisivo scontro-salvezza con Biella in un PalaRossini ancora… inviolato (la truppa di Recalcati è 0-4 ad Ancona).
Cremona nella settimana che ha preceduto il derby ha patito guai fisici al pacchetto dei lunghi, ma non approfittare dell’Armani di questo periodo sarebbe colpevole in ottica salvezza, anche se la vittoria di Ancona e lo striminzito -3 del PalaMaggiò fanno dormire a Caja sonni tranquilli…almeno per ora!
Pesaro, dopo il ventello di Brindisi, è stata sempre sotto all’Adriatic Arena e non ha mai impensierito il Trinka. Ticchi (anche lui è sulla graticola), alla quinta sconfitta consecutiva, non ha dalla sua il calendario: dopo lo spareggio con il Sancho di domenica, avrà le storiche nemiche Milano e Bologna, un trittico di gare che potrà segnare la stagione dei pesaresi.
In attesa del derby lombardo rimaniamo quindi a 6 punti con Milano e Venezia per ora vere delusioni della stagione.
Venezia, smaltita la sbornia per il blitz al Forum è tornata sulla terra contro l’Acea-operaia di Calvani. La terza sconfitta consecutiva consiglierebbe i lagunari di tornare a giocare al PalaVerde…La pessima prova di Bowers (virgola in 9′), i due errrori sanguinosi dalla lunetta di Diawara e 18 perse faranno riflettere Mazzon in vista delle prossime due gare a Biella e Cremona dove giocherà anche per noi.
Record storico per Brindisi alla terza vittoria conseutiva in A griffata Gibson. A 8 punti i salentini hanano acciuffato una Virtus uscita sconfitta dal terby della via Emilia e, di fatto, ex Basketcity! In casa-Sabarini cresce il nervosismo testimoniato anche dall’assurda reazione di Smith che con due liberi a disposizione si è fatto fischiare un tecnico che è suonato come una sentenza di Cassazione sulle speranze di Finelli.
(di Eugenio Simioli) Reggio Emilia e Roma non si fermano più: a 10 punti e vedono, concretamente, le Final 8 di Coppa. Gli emiliani, alla quinta vittoria consecutiva, sono la prima forza della regione grazie ad una intensità difensiva che ha pochi pari. L’esordiente Menetti è riuscito a fondere esperienza e gioventù e domenica sfiderà senza paura la capolista Varese. Roma ha basi solide: un leader riconosciuto dal gruppo (Datome), un pacchetto di esterni affidabili ed un centro che si fa sentire; in più Calvani da la serenità giusta per provare a raggiungere traguardi solo dichiarati negli scorsi anni.
Sul podio, a 12 punti, Siena e Cantù hanno agguantato Sassari alla seconda sconfitta in tre giorni (in Eurocup ed a Cantù), nonostante le distrazioni europee. Banchi pare aver trovato la quadratura del cerchio, anche se la Mens Sana non è quella dell’ultimo quinquennio e Brown non è BoMc. Il Trinka (alla terza vittoria consecutiva) invece fa di necessità virtù e prova a trovare all’interno del suo concreto roster le energie per sostituire l’infortunato Smith (Kudlacek 5 punti in 7′). Gli isolani cominciano forse a pagare lo stress del doppio impegno (soprattutto il doversi allenare giocando e viaggiando) ed un calendario che dopo la trasferta francese ha piazzato lo scontro di Varese fatale alla formazione di Sacchetti solo nell’ultimo giro di lancette (l’urlo per la bomba di Vanuzzo si è spento in gola).
Altro percorso netto per la stupefacente Varese in vetta con 16 punti. Il team di Vitucci non è stato distratto nemmeno dal controllo antidoping a sorpresa per quattro quinti del suo starting five (Ere compreso) ed ora sfiderà la rivelazione Reggio per continuare a sognare. Intanto contro Sassari ancora una prova corale positiva, un gran Dunston e Green che dalla lunetta ha messo il sigillo.
Nella settimana che comincia è plausibile ipotizzare che l’attenzione in casa-Juve sarà monopolizzata ancora dalle ormai consuete vicende societarie, anche se alcune scelte tecniche sono improcrAstinabili per provare a lottAre fino alla fine. Gli ultimi nomi accostati alla JC, Cantrell (definito combo-guard atletica forse perché da fuori non ci prende mai…) e Reynolds, appaiono come falsi target, mentre lo stesso Sacripanti non ha escluso che invece di due USA solo di passaporto (come quelli di cui ci siamo liberati), se ne potrebbe tesserare uno solo ma di maggiore consistenza; in questo caso la Juve potrebbe realmente provare a concorrere per i 240.00 € del premio-italiani prenotati da Sabatini.
Sul fronte societario il più attivo è Iavazzi che a Cestisticamente Parlando -su Radio Primarete- ha confermato che si parla con tutti pur di allargare la base e recuperare almeno uno sponsor, forza Iavazzi!
Intanto il calendario ci porterà a Pesaro dove cogliemmo l’ultima gioia lontano dal PM il 4 marzo scorso (75-81, punteggio siderale per l’anemica JC di questa stagione).
Con noi la Scavo si gioca la possibilità di uscire da una zona che comincia a farsi pericolosa anche per loro. Ufficialmente Ticchi non è in discussione, ma il caso-Amoroso; il grave infortunio occorso a Traini; l’inconsistenza di Hamilton e, soprattutto, le cinque sconfitte consecutive a cavallo tra ottobre e novembre rischiano di far saltare il banco in una stagione segnata anche in Adriatico dalla esiguità del budget.
Alla prossima, buon basket a tutti!