Cronaca

Estorsione ad imprenditore casertano: 4 arresti!

Tre uomini e una donna hanno ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Napoli su richiesta dei pm della direzione distrettuale antimafia.

Gli indagati sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolazione del clan dei casalesi. L’indagine e gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa e della stazione di Parete. Gli indagati sono accusati di avere posto sotto estorsione, in due diverse occasioni, un imprenditore edile. L’indagine e’ stata resa possibile non solo dalle metodologie tradizionali, ovvero con intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno permesso di documentare, “circostanziando le condotte dei singoli indagati”.

La vittima, un imprenditore edile di Parete, era in procinto nel 2008 di realizzare un complesso immobiliare, costituito da 20 appartamenti e una villetta; su questi lavori il gruppo, in cui aveva una parte di primo piano una volontaria dell’Esercito italiano congedata dopo un suo primo arresto, Laura Titta, 26 anni, aveva chiesto una tangente da 20mila euro. La donna, già’ accusata di aver favorito la latitanza di Emilio Di Caterino, all’epoca dei fatti era fidanzata con Giovanni Mola, affiliato dei Casalesi poi pentito. Proprio durante un colloquio in carcere con questi, Titta aveva ricevuto un ‘pizzino’ che la incaricava insieme Bartolomeo Vitiello di portare a termine l’estorsione prima di Natale. Intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre alle dichiarazioni dei pentiti, hanno permesso di documentare due episodi estorsivi per i quali il gip di Napoli ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere per Titta, Vitiello, Lorenzo Griffo e Metello Di Bona.

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