Sport

Al Palamaggiò, “sbancata” Siena!

JUVECASERTA – MONTEPASCHI SIENA 72-64

(18-19; 17-14; 9-15; 28-16)

Un vero trionfo con i 3394 quasi tutti in campo ad abbracciare i propri beniamini al termine di una delle gare più vibranti degli ultimi anni.  Così, dopo lo scalpo di Cantù, Sassari, il doppio k.o. inferto a Bologna, arriva l’impresa su Siena, quella che vale davvero la permanenza in serie A. La concomitante sconfitta casalinga di Biella contro Avellino, attesta il raggiungimento dell’obiettivo di una stagione molto tribolata affrontata da un gruppo di Uomini vincenti.  Ora siamo in bilico tra i playoff (Venezia è a soli due punti) e la programmazione per la prossima stagione che dovrà essere quella della rinascita; intanto Galimberti è 2-0!
La cronaca. I sei tifosi mensanini intonavano il canto della Verbena, ma la Juve non si è fatta irretire ed è partita sparata: 10-3 al 3°. Banchi chiama subito un salutare time-out e inserisce l’acciaccato Hackett che cambia volto ai campioni d’Italia. I toscani piazzano uno 0-8 in meno di 2’ e passano in testa al 6° sul 10-11.  Sacripanti piazza la sua 3-2 che ha effetto positivo sul primo attacco, ma subisce la tripla dell’angolo di Moss che propizia lo 0-5 del temporaneo vantaggio senese 16-19. In questa fase comunque Caserta fattura un cifra di gioco complessivamente superiore a quella del MPS (22-19); Akindele carica di falli Eze e il primo quarto si chiude sul 18-19. Hackett e & Co. segnano il massimo vantaggio (18-24) con uno 0-5 in meno di 2’ in avvio di secondo periodo. Caserta, come spesso le capita, resta a secco per oltre 3’, poi si sveglia e piazza un 7-0 che fissa il parziale sul 25-24 con due liberi del Capitano. Brown per due volte si trova un mis-match con Jelovac: sul primo lo brucia e scarica in angolo per la tripla di Moss, sul secondo va a segno e spreca il gioco da tre.  In questa fase della partita davvero inguardabile l’arbitraggio della terna Taurino-Giansanti-Calbucci, assolutamente non all’altezza della A. Akindele prosegue il dominio nel pitturato portando a scuola Ortner al quale fa commettere tre falli in meno di 2’ (31-30 al 18° con 4 liberi del nigeriano). Caserta riesce a vincere il parziale di quarto nonostante una improbabile tripla sulla sirena di Sanikidze. Si va al riposo lungo sul 35-33 ma con la Juve avanti 45-27 nella valutazione, nonostante la solita marea di perse. In avvio di terzo quarto Siena prova la fuga: 0-5 e Caserta rimane a secco per oltre 4’. I bianconeri sono però bravi in difesa e Jonusas impatta a 38 al 24° con la terza tripla di giornata. Eze è ancora fuori, ma ci pensa Moss a convertire un gioco da quattro punti che da ancora il vantaggio esterno (39-42 al 26°). L’esperienza di Siena regge e dalla lunetta BB tiene i suoi a +4: 42-46 al 28°. Siena non piazza il colpo del k.o. –nonostante i soli nove punti realizzati dalla Juve e l’1/13 dal campo- e i bianconeri, trascinati da un PalaMaggiò tornato caldissimo, piazzano un terrificante 13-0 che indirizza il match: 57-50 a 6’ e 11” dalla fine.
Akindele è il Signore degli Anelli, ma è Mavraides (alla fine 11 con 4 furti) che si scopre novello Arsenio Lupin rubando decisivi palloni a centrocampo che consentono di dilatare il vantaggio (70-60 al 39°) che Caserta riesce a gestiretranquillamente fino alla fine. Impresa di portata eccezionale per la Juve che infligge ai Campioni la quinta sconfitta consecutiva tra Eurolega e campionato, sfatando il tabù della 23sima giornata che vedeva sempre Siena vincente dal 2007. Anche gli ex festeggiano: Michelori con una partita di sostanza e grinta ed Akindele –top scorer con 19 e 11 rimbalzi per uno stratosferico 33 di valutazione- con il primo successo in carriera sulla MPS. Alla fine Sacripanti –osannato dai supporters sul campo e dai giornalisti in sala stampa- si gode una strepitosa vittoria che condivide con i suoi ragazzi.
Fa capolino, in sala stampa, anche il presidente Iavazzi assolutamente ubriaco di gioia, così come patron Galimberti che, evidentemente, porta bene.
E domenica c’é Pesaro -storica, odiata rivale- per un match che potrebbe continuare a far sognare la città.

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