Non si è presentato in aula Nicola Cosentino, l’ex sottosegretario dell’Economia in carcere da venerdì scorso. Alla ripresa del dibattimento a Santa Maria Capua Vetere dove da due anni risponde di concorso esterno in associazione di stampo mafioso per le vicende legate all’infiltrazione del clan dei Casalesi nello smaltimento dei rifiuti attraverso il consorzio Eco4, l’esponente politico del Pdl ha scelto di non essere nella gabbia per gli imputati detenuti.
Nella stessa seduta la corte presieduta da Giampaolo Guglielmo ha sentito, tra gli altri, il cugino del boss Francesco Bidognetti, Domenico, pentito dal 2008, di cui ha anche acquisito verbali. E proprio Bidognetti ha dichiarato al giudice: ”Agli inizi degli anni ’90, non ricordo bene la data, i Casalesi si rivolsero al clan Lago di Pianura per appoggiare alle elezioni la Mussolini e ciò per fare un dispetto al clan Moccia di Afragola che sosteneva Bassolino”. Il riferimento del pentito Domenico Bidognetti è alle elezioni comunali di Napoli, consultazioni svoltesi al primo turno il 21 novembre ’93 e per il ballottaggio il successivo 5 dicembre. Al termine di quest’ultimo turno, Antonio Bassolino divenne sindaco di Napoli sconfiggendo proprio Alessandra Mussolini.