Centotredici milioni di euro stanziati per completare il Policlinico di Caserta che sorgerà su 250 mila metri quadrati e avrà un volume di mezzo milione di metri cubi.
I lavori, dopo tre anni di blocco dovuto al cambiamento della ditta appaltatrice e a vari freni di natura burocratica, sono ripartiti in maniera spedita. Effettuato il sopralluogo da parte del rettore della Seconda università di Napoli, Francesco Rossi, in compagnia dei titolari dell’impresa costruttrice, Raffaele e Giuseppe Irace, del sindaco di Caserta, Pio del Gaudio, e del presidente della Provincia, Domenico Zinzi, nel sito dove sta sorgendo la struttura.
I lavori con la nuova ditta sono appena iniziati: 50 gli operai presenti nel cantiere, dopo una pausa dovuta anche alle proteste degli operai della precedente società appaltatrice rimasti senza lavoro.
“Siamo soddisfatti – dice Rossi – i lavori per il completamento di tutto il progetto sono circa al 25/30% rispetto la sua realizzazione, ma strutturalmente possiamo dire che la fase e’ avanzata, intorno al 70%“.
Entro il 29 dicembre del 2015 l’impresa appaltatrice dovrà consegnare il cantiere. Il policlinico, che avrà accanto all’ospedale anche una zona dedicata alla didattica e alla ricerca, sarà provvisto di 500 posti letto. In questa struttura si formeranno i nuovi medici e gli infermieri. Già oggi la facoltà di Medicina a Caserta della Sun vanta circa 6 mila studenti.
“La citta’ tifa per la creazione del policlinico, non sara’ una cattedrale nel deserto“, assicura Del Gaudio. Il 12 e il 13 aprile scadranno i termini per la presentazione delle offerte per le gare per la costruzione di infrastrutture, soprattutto delle reti stradali, e grazie anche alla collaborazione della Regione, partirà anche la bonifica di alcune aree vicine. “Massima la garanzia sulla limpidezza delle gare di appalto, dovuta anche a un aiuto della prefettura in seguito al protocollo d’intesa, siglato dal Comune, per la stazione unica appaltante“, aggiunge il sindaco.
“Ero assessore alla Regione Campania quando venne stipulato il finanziamento di 400 miliardi di lire – ricorda Zinzi – ora ci aspettiamo le risposte dall’Università. Come Provincia, siamo vicini a questa iniziativa“.
Ora ci auguriamo che il passo successivo sia quello di dare finalmente dignità al territorio casertano chiamando questa Università con il nome che le appartiene e cioè “Università di Caserta” ed eliminando definitivamente l’attuale vergognoso “Seconda Università di Napoli”.