LENOVO CANTU’ – JUVECASERTA 65–66
(16-14; 15-17; 19-16; 15-19 )
Immensi, semplicemente immensi!
Pino Sacripanti e i suoi hanno compiuto un miracolo che – a causa della situazione che stiamo vivendo – entra di diritto nelle partite epiche del club casertano, conquistando la salvezza anche matematicamente.
Dopo un primo tempo da 31 pari che sapeva già di miracolo, è stato Mimmo Marzaioli a mettere il sigillo sull’incontro che salva Caserta e chiude la strada ai sogni di Cantù.
Ma andiamo con ordine.In avvio di ripresa è stato Jelovac (alla fine 17+12) a fare i bambini con 2 bombe flash per il massimo vantaggio Juve (37-47 al 27°). Cantù ha messo la museruola all’attacco casertano (grazie al quarto fallo di Akindele al 27°) e piazzato un 13-0 in 4’ che sembrava porre fine alle speranze bianconere (50-47). Caserta ha provato – riuscendovi pienamente con la zona bucata solo da Smith e Leunen – ad imporre il proprio gioco in difesa per limitare il black out, ma Caserta nonostante le deficitarie percentuali di tiro (36% al 34°) ha avuto il merito di rimanere in scia e di non mollare mai. Nemmeno un tecnico a Mordente (virgola con -4 di valutazione) e l’antisportivo davvero stupido fischiato a Akindele (11+6 alla fine) al 38° hanno frenato il cuore enorme della nostra squadra. Nell’ultimo minuto Michelori, da sotto, ne ha messi due di platino (62-65); Leunen ha impattato con una tripla impossibile a 20” dalla fine (65-65), ma il sigillo lo ha messo il baby Marzaioli che ha capitalizzato dai 5,20 con ½ un fallo del Cardinale fissando il 65-66 del trionfo. La Pasqua era trascorsa con la querelle-bonifico, l’immediata convocazione del CdA da parte del presidente Iavazzi per il 3 aprile, ma il testosterone dei nostri ci ha fatto godere e ha consentito di mettere in ghiaccio la salvezza sul campo in attesa di chiarirci con il patron: IMMENSI!