Tre giorni dopo il pestaggio e due interventi chirurgici, Rosaria Aprea è uscita dalla prognosi riservata.
I medici dell’ospedale civile di Caserta, dopo averla tenuta in osservazione dalla sera di domenica quando fu aggredita dal fidanzato Antonio Caliendo – 27 anni, rampollo di una famiglia di imprenditori di Casal di Principe – hanno sciolto la prognosi.
Appena si e’ ripresa, il pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere – che conduce l’indagine sul gravissimo episodio – con un funzionario della squadra mobile di Caserta ha interrogato la giovanissima in ospedale. L’interrogatorio è stato a più riprese, con grandi intervalli di tempo, in considerazione delle condizioni della ragazza che, sebbene in costante miglioramento, non le hanno comunque permesso di parlare per parecchie ore di fila.
Per due ore, Rosaria Aprea ha ricostruito i momenti precedenti all’aggressione di domenica sera per mano di Antonio Caliendo. L’uomo, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giuseppe Meccariello, ha confessato di averle dato un calcio.
Rosaria ha confermato, come gia’ dichiarato da Caliendo al Gip, che l’episodio si e’ verificato a casa della madre, a Macerata Campania, ove era anche il suo bambino che dormiva nella cameretta. La Aprea ha però smentito il compagno che aveva parlato di una lite originata da futili motivi e non dalla gelosia. ”Dall’inizio della nostra relazione, anche nel periodo in cui era incinta, è sempre stato geloso e violento – ha detto Rosaria Aprea, aspirante miss di Macerata Campania – anche domenica è scattato quasi subito”.
”Antonio non voleva – ha detto la Aprea – che uscissi di casa senza di lui perché è geloso, abbiamo discusso, poi è passato subito alle vie di fatto. Mi ha colpita più volte, poi e’ arrivato quel calcio più forte alla pancia”. Avrebbe anche raccontato di aver subito una serie di aggressioni nel corso della sua relazione con l’imprenditore, una in particolare a metà della sua gravidanza. Nel periodo in cui era incinta, Caliendo l’avrebbe picchiata e lei si sarebbe rivolta al pronto soccorso dell’ospedale. Ai medici, pero’, non ebbe il coraggio di dire che era stato il padre del bambino a ridurla in quello stato.
“Nonostante mia madre si opponesse alla mia relazione, io mi ostinavo a stare con lui perché pensavo che sarebbe cambiato – ha detto agli inquirenti – mi sbagliavo“.
Delle numerose aggressioni raccontate agli inquirenti, solo in un caso la ragazza ha presentato denuncia per lesioni nei confronti del compagno: fu a Pesaro nel 2011, durante un concorso di bellezza cui stava partecipando.
Nel pomeriggio di ieri queste circostanze sono state verbalizzate alla presenza del pm Antonella Cantiello della procura di Santa Maria Capua Vetere durante una seconda escussione. Al termine dell’interrogatorio, Rosaria avrebbe chiesto di poter vedere il suo bambino.