Rilanciare il tema delle aziende confiscate, creare la prima rete di interconnessione regionale tra le migliori esperienze di riutilizzo sociale e produttivo dei beni sottratti alle mafie, denunciare le inadempienze e gli ostacoli che lasciano ancora troppi beni inutilizzati se non addirittura occupati dalle famiglie dei boss.
Sono gli ambiziosi obiettivi della VI edizione del Festival Nazionale dell’Impegno Civile, promosso dal Comitato Don Peppe Diana e dal Coordinamento Provinciale di Libera Caserta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la prima kermesse italiana ad essere interamente costruita sui beni sottratti alle mafie.
Seguendo la traccia “Facciamo l’impresa”. A ri.pro.va (riutilizzo, promozione, valorizzazione) del bene, dal 3 giugno al 3 agosto, un viaggio di 2 mesi su trenta beni confiscati, quaranta tappe, più di mille chilometri, tra terra e mare, per raggiungere i patrimoni immobiliari e aziendali sottratti ai clan della Campania, dalla provincia di Napoli a quella di Avellino, dal beneventano al casertano.
La I tappa
«Partiamo il 3 giugno dalla Calcestruzzi Beton Campania, a San Tammaro, a pochi metri dalla Reggia di Carditello, un luogo simbolo, convinti che oggi si debba mettere l’accento sul tema delle aziende sequestrate e confiscate» afferma Valerio Taglione, coordinatore del Comitato Don Peppe Diana.
«Quanto è avvenuto per la calcestruzzi Ericina dimostra che si può avviare un processo di riconversione al mercato legale delle imprese sottratte ai clan, capace di determinare un nuovo modello di sviluppo. Lo possiamo fare anche sui nostri territori. Abbiamo già avviato in merito uno specifico percorso con l’ANCE Caserta, la Filca Cisl, Libera e il dipartimento di Scienze Politiche della Federico II. Oggi più del 95% delle aziende sequestrate e confiscate è destinato al fallimento e sarà ancora così se continueremo a rassegnarci alla banalità del “non può essere altrimenti”. Invece, con gli opportuni aggiustamenti normativi e con una maggiore attenzione delle istituzioni, da queste aziende si potrebbero creare nuove reali opportunità di lavoro».
Nella ex calcestruzzi sequestrata in un’operazione condotta contro il clan dei casalesi, si discuterà di “Sequestro, Confisca e Lavoro”.
Interverranno tra gli altri il Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati il prefetto Giuseppe Caruso, i magistrati Raffaello Magi e Antonello Ardituro, il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati Antonio Amato, il segretario generale della CISL Caserta Giovanni Letizia e il Segretario Provinciale della CGIL Camilla Bernabei.
La serata si concluderà con il concerto dell’Accademia Italiana “D. Cimarosa”.
Il Viaggio del Festival
Dalla Beton di San Tammaro il viaggio del Festival proseguirà a fino al 3 agosto con una serie di incontri per approfondire le questioni del welfare al tempo della crisi, dell’economia e dell’agricoltura sociale, del racket, dell’ambiente, dell’immigrazione, del carcere. Decine gli appuntamenti con rappresentanti delle istituzioni, della magistratura, del coordinamento dei familiari delle vittime di camorra, della Federazione Italiana Antiracket.
Interverranno personalità come don Luigi Ciotti, Goffredo Fofi, Umberto Santino, Tano Grasso, Donato Ceglie, don Maurizio Patriciello, Don Armando Zappolini, scrittori e giornalisti come Giovanni Tizian, Attilio Bolzoni, Fausto Pellegrini, Antonio Menna, Ettore De Lorenzo.
L’attivista indiana Vandana Shiva sarà tra gli ospiti della prima festa nazionale di Agricoltura Sociale che si terrà sul fondo rustico Amato Lamberti a Chiaiano. In occasione di quello che sarebbe stato il 55° compleanno di Don Giuseppe Diana, il 4 luglio, il regista Stefano Reali presenterà in anteprima nazionale la fiction sul giovane parroco autore di “per amore del mio popolo”, prodotta da Aurora film, alla cui sceneggiatura ha contribuito il Comitato Don Peppe Diana e che sarà trasmessa dalla RAI il prossimo anno in occasione del ventennale dell’assassinio compiuto dalla camorra.
Lo storico gruppo folk de “Il Parto delle Nuvole Pesanti” porterà il suo progetto “Terre di Musica. Viaggio musicale tra i beni confiscati alla mafia” partito a maggio da Corleone, sui terreni della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana” a Castel Volturno.
Marcello Colasurdo suonerà a San Cipriano d’Aversa, Sandro Joyeux porterà il suo “antischiavitour” a Baia Verde, Castel Volturno, dove si terrà anche la sfilata degli abiti “Made in Castel Voltruno” della sartoria sociale Altri Orizzonti.
Teresa De Sio chiuderà il festival con un concerto nella comunità “Alberto Varone” a Maiano di Sessa Aurunca. E ancora tammurriate e musica popolare, i film della carovana di Cinemovel e del concorso per cortometraggi su storie legate alle Terre di Don Peppe Diana “corto Biologico”, presentazioni di libri, la traversata del golfo da Mergellina a Bacoli con la nave confiscata “Santa Rita”, la mostra fotografica di Mauro Pagnano sulla realtà post-manicomiale.
L’intero progetto del Festival è vagliato da un prestigioso comitato scientifico di cui fanno parte Antonello Ardituro (DDA Napoli), Antonio Diana (Confindustria Caserta), Emilio Diana (fratello di Don Peppe Diana), Danila Jacazzi (Seconda Università degli Studi di Napoli), Monica Massari (Università degli Studi di Napoli Federico II) Pasquale Piscitelli (RAI), Massimiliano Rendina (Seconda Università degli Studi di Napoli), Claudia Salvestrini (Consorzio POLIECO).