Il ministero dei beni culturali convocherà con urgenza ”un tavolo per definire un progetto strategico e operativo” puntato al rilancio della Reggia di Caserta e del suo territorio.
E’ l’impegno del ministro dei beni culturali e del turismo Massimo Bray, che a Roma ha incontrato tutte le parti in causa e che sta valutando nuove ipotesi per la governance del monumento. Tra queste, anche se il ministero non lo specifica, ci potrebbe essere quella di una soprintendenza speciale.
Il ministro Bray, riferisce il ministero nella nota ufficiale diffusa al termine dell’incontro, ”ha chiesto a tutti gli interlocutori presenti di impegnarsi nel comune obiettivo di fare della Reggia di Caserta un luogo di eccellenza del patrimonio artistico, culturale e turistico italiano. A questo fine – prosegue il Mibac- ha condiviso la necessità di fare sistema per tutelare e valorizzare un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, ricevendo pieno impegno da parte di tutti. Dopo aver ascoltato i presenti, l’impegno del Mibac è quello di convocare con altrettanta urgenza un tavolo per definire un progetto strategico e operativo, al fine di rilanciare il territorio e il monumento. Per questo – conclude – saranno valutati gli strumenti giuridico-organizzativi più adatti per mettere in atto una nuova ed efficiente governance, indicando i modi e i tempi per la realizzazione del progetto”.
Con un’ipotesi di lavoro che al momento sembra prevalere: quella di modificare il modello attuale di governance del palazzo vanvitelliano, tipicamente pubblicistico, con la creazione di una soprintendenza speciale strutturata come una societa’ privata, sul modello della Reggia di Venaria (gestita da un Consorzio), con consiglio di amministrazione formato da soggetti pubblici e privati e soprattutto autonomia finanziaria.
All’incontro con il ministro hanno preso parte la soprintendente Paola Raffaella David, il direttore regionale campano dei Beni Culturali Gregorio Angelini e i rappresentanti di enti locali e Regione, ovvero il sindaco di Caserta Pio del Gaudio e il presidente del Consiglio della Campania Paolo Romano con gli assessori all’Istruzione e alla Promozione culturale Caterina Miraglia e al Turismo e ai Beni Culturali, Pasquale Sommese.
Il vertice era stato organizzato dopo il clamore suscitato lunedì 3 giugno dall’inchiesta dei carabinieri di Caserta che aveva accertato come all’esterno della Reggia, a poche decine di metri dall’ingresso principale, venisse spacciata droga.
Un ulteriore schiaffo per un monumento poco controllato, vista l’assidua presenza esterna e interna di venditori ambulati italiani ed extracomunitari, e oggetto di scarsa manutenzione.
Le facciate principali della Reggia sono transennate dal settembre scorso dopo alcuni crolli avvenuti dai cornicioni a causa della scarsa manutenzione, ma solo tra le fine dell’estate e l’inizio di autunno inizieranno i lavori con l’arrivo della prima tranche di risorse, pari a 9,3 milioni di euro dei22 intotale previsti dal Mibac; si tratta quasi interamente di fondi europei che fanno parte del Programma Operativo Interregionale Attrattori Culturali 2007-2013 (Poin, ndr) mentre dal canto suo il ministero, come affermato nel marzo scorso dal direttore regionale Angelini, stanzierà un milione di euro.
Entusiastiche le reazioni dei partecipanti alla riunione.
Paolo Romano si dice soddisfatto dell’incontro. ”Grazie alla sensibilità e determinazione di Bray – spiega – andiamo incontro a soluzioni concrete ed efficaci per la Reggia”, mentre l’assessore ai Beni Culturali, Pasquale Sommese, si dichiara d’accordo ”sulla opportunita’ di una governance multilivello per la Reggia”.
”Sono molto soddisfatto dell’incontro odierno. Mi sono trovato di fronte a un ministro pratico, pragmatico e competente, che ha parlato a chiare lettere di assicurare alla Reggia una gestione manageriale, impegni chiari e tempi certi per il cui svolgimento dovranno concorrere tutte le istituzioni interessate”. Lo dichiara il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. ”E’ stata rilanciata l’idea, da noi sempre sostenuta, di una soprintendenza speciale, di un nuovo management per la Reggia, moderno e operativo e del necessario coordinamento istituzionale che mi auguro possa essere guidato dalla Regione Campania, come proposto dall’assessore Sommese e dal presidente del Consiglio regionale, Romano – spiega il sindaco -. In definitiva, e’ stata affermata la necessita’ di una migliore forma di gestione della governance complessiva del nostro Palazzo Reale’‘. ”Il ministro Bray – afferma il sindaco – ci ha chiesto di relazionare in tempi rapidi, entro 10 giorni, sulla situazione. Sono certo che stiamo andando finalmente nella direzione giusta. In proposito, ritengo che quanto da fare non possa non considerare la condivisione con il ministero circa un intervento immediato sulla questione della proprietà di tutte le aree esterne, compresa quella della piazza che, come abbiamo gia’ chiarito, non e’ ancora definita. Al riguardo l’Agenzia del Demanio ha assunto impegni per una stringente collaborazione utile a definire in tempi rapidi la vicenda del parcheggio Carlo III”. ”Durante l’incontro – prosegue il sindaco – ho ribadito tutte le richieste già formulate a nome del Tavolo Città (la disponibilità dei locali per un posto interforze di polizia, i bus interni, la riapertura dei Giardini della Flora, l’uscita per i turisti da via Giannone, il parere positivo ad una idonea allocazione dei chioschi all’esterno della Reggia per combattere l’abusivismo, l’individuazione di locali per istituire nella Reggia un ufficio di promozione, comunicazione e marketing), la richiesta di apertura del cancello del Parco Reale a Ercole sollecitatami da tanti cittadini e anche dal sindaco di Casagiove, Russo, che mi ha accompagnato, nonché la richiesta di aprire i collegamenti tra Reggia e Belvedere’‘. ”Ho ribadito – conclude il sindaco – l’utilità della presenza dell’Aeronautica nel nostro Palazzo Reale. La sua realtà è elemento di ricchezza per la Città e per la Reggia, in considerazione delle attività di sicurezza, tutela e cura che i militari assicurano da anni al monumento, ferma restando l’utilizzazione degli spazi a cui sono destinati. In proposito, mi auguro che la Scuola Specialisti acquisisca sempre più presenze e prestigio, nell’interesse comune della valorizzazione della Reggia e di Caserta’‘.
”Per la Reggia di Caserta occorrono subito due tipi di interventi: in primis vanno destinati molti più fondi per far fronte alle tante emergenze strutturali esistenti. In secondo luogo, va lanciato con forza il modello Venaria, un virtuoso esempio di collaborazione tra pubblico e privato nella gestione dei beni culturali”. A dichiararlo e’ stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che, pur non avendo avuto la possibilità di partecipare per motivi personali al tavolo interistituzionale sulla Reggia di Caserta convocato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Massimo Bray, ha ribadito la necessità di adottare un modello gestionale ispirato a quello già in vigore in Piemonte e rivelatosi vincente. ”E’ giunto il momento – ha proseguito Zinzi – di dire basta alle inutili e sterili polemiche tra i diversi attori coinvolti nel dibattito sulla Reggia. Occorre lavorare con spirito di collaborazione per effettuare una seria opera di programmazione turistico-culturale, mettendo in rete tutte le risorse del territorio e facendo in modo che le nostre bellezze diventino occasione di sviluppo economico. La Provincia di Caserta, come già ribadito più volte, sostiene la necessità di applicare, per quel che concerne la Reggia di Caserta, un modello di gestione simile a quello adoperato presso il complesso monumentale di Venaria Reale a Torino”.
La Reggia di Caserta ”diventi per il nuovo governo e per l’Italia un simbolo di rinascita”. E’ l’auspicio del presidente di Federculture, Roberto Grossi, che valuta ”positivamente l’impegno del ministro Bray per risolvere, una volta per tutte, il gravissimo problema del degrado e della mala-gestione” del monumento, ”la cui immagine negativa e’ assurta a emblema di un’Italia che rinuncia alla propria vocazione ed identita’ culturale”.
Secondo Grossi, ”per sanare la situazione non solo è urgente, ma indispensabile che venga definito un progetto strategico che consenta di riqualificare il monumento e l’area circostante e assicurare una gestione all’altezza del valore internazionale del sito’‘.
Federculture, assicura il suo presidente, ”mette a disposizione del Ministero le conoscenze e le esperienze delle tante realtà ad essa associate, che gestiscono i beni e i servizi culturali con risultati di eccellenza, come il Consorzio della Reggia di Venaria Reale, la Fondazione Palazzo Ducale di Genova o la Fondazione Musei Civici di Venezia. Realtà che hanno aumentato l’occupazione e la produzione culturale, assicurando contemporaneamente una migliore tutela e valorizzazione di monumenti e opere d’arte e, grazie ad una capacità di autofinanziamento in continua crescita che raggiunge mediamente il 60%, un deciso contenimento dei costi a carico della spesa pubblica”.