Oltre venticinquemila persone hanno preso parte l’altra sera alla marcia contro il degrado ambientale e il fenomeno dei roghi tossici che attraversa il territorio tristemente noto alle cronache come Terra dei Fuochi, tra le province di Napoli e Caserta.
Al corteo, oltre tre chilometri tra la testa e la coda, hanno partecipato centinaia di bambini con palloncini neri; esposti anche striscioni. Ad aprire il lungo serpentone un sacerdote che portava una croce.
Il corteo, partito da Orta di Atella, si e’ concluso a piazza della Madonna di Campiglione a Caivano, comune partenopeo dove qualche giorno fa sono stati rinvenuti fusti tossici e discariche lunghe chilometri sotto terreni coltivati.
Come a Casal di Principe sabato scorso, anche in questo corteo molti partecipanti si sono aggiunti a manifestazione iniziata.
“Un intero popolo si e’ svegliato“, ha commentato soddisfatto don Maurizio Patriciello, sacerdote anticlan e vera anima della mobilitazione fortemente voluta dal Vescovo di Aversa Angelo Spinillo.
“Ci auguriamo che nei prossimi giorni arrivino risposte concrete, ormai e’ chiaro che – ha affermato l’alto prelato – la sensibilita’ su tali questioni da parte della cittadinanza sta finalmente aumentando” .