Cronaca

Orrore in pieno centro di Caserta: due donne “murate in casa” da un familiare!

Per tutti quelli che abitano nel grande condominio ad angolo tra via G. M. Bosco e corso Giannone era “il pazzo del palazzo”, un nomignolo che Giovanni Della Valle, dentista 47enne di Caserta, si era “guadagnato” in virtù dei suoi comportamenti strani, bizzarri, inconsueti, dovuti ad una instabilità mentale che qualcuno diceva essere dovuta al “contraccolpo psicologico” per la prematura scomparsa della madre e della sorella disabile che vivevano con lui e che da tempo non si vedevano più. “Le finestre erano chiuse da più di un anno – ha raccontato un condomino – e molti di noi pensavamo che le due donne fossero morte perché non si vedevano più in giro“.

Ma la realtà si è dimostrata ben peggiore delle più strambe “dicerie”!

Infatti Maria, 80 anni, ed Antonella, 44 anni, non erano morte, bensì “murate vive”, segregate cioè senza avere possibilità di mettere letteralmente “il naso fuori della porta” all’interno di uno dei due appartamenti di proprietà al quarto piano che il Della Valle aveva reso comunicanti abbattendo un muro. Appartamenti in cui ufficialmente in uno risiedeva e nell’altro svolgeva l’attività professionale.

Lo spettacolo che gli agenti di Polizia Giudiziaria e quelli della Polizia municipale (gruppo Sis) di Caserta si sono trovati davanti agli occhi, una volta entrati all’interno, è stato a dir poco raccapricciante: li ha “accolti” – tanto che hanno dovuto poi indossare le mascherine – un odore nauseabondo, forte ed intenso,quasi da far perdere i sensi. Entrano dalla porta dello studio dentistico che è già in condizioni fatiscenti. Sul tavolo ci sono ancora alcune ricevute, alcune portano la data di giugno. Da allora infatti –  raccontano alcuni residenti – i pazienti praticamente non si sono visti più. Gli agenti si dirigono verso l’abitazione comunicante (che ha un ingresso su via Giannone) e si ritrovano di fronte ad una terribile realtà. Le due donne, mamma e sorella del medico, erano costrette a vivere tra escrementi animali ed umani sparsi dappertutto, anche sul letto dove dormiva la 44enne.

Sui muri vi sono segni evidenti di infiltrazioni d’acqua che erano state segnalate proprio dallo stesso Della Valle e che avevano portato ad un sopralluogo dei tecnici dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva dell’Asl Caserta. In casa c’è anche un gatto che viene subito preso in custodia dai funzionari dell’Asl con una rete.

Il salone è trasformato in una sorta di discarica abusiva con cataste enormi di rifiuti. L’aria è irrespirabile. Porte e finestre erano chiuse e, come raccontato  da alcuni testimoni, le due donne non uscivano da almeno un anno. Una stanza è adibita a studio privato del medico e, sulla scrivania, vengono ritrovate alcune lettere indirizzate anche al Papa ed al Ministro dell’Interno, ai quali Della Valle presentava esposti praticamente contro tutti. Nell’appartamento arrivano anche gli uomini della Scientifica per fotografare la situazione di degrado in cui vivevano le due donne.

E non è purtroppo finita qui! Agli atti risulterebbe infatti anche una denuncia per violenza sessuale presentata dalla sorella (diversamente abile) del dentista ai carabinieri e risalente ad un paio di anni fa.

Il Della Valle è stato sorpreso mentre tornava dal bar e ha cercato di fare resistenza: ad arrestarlo il personale della sezione di polizia giudiziaria in forza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Hanno salito le scale insieme a lui ed il dentista, laureato con 110 e lode, ha iniziato a dare in escandescenza. “Ma dove andiamo?” ha chiesto, prima di cercare di distogliere gli agenti. “Non ho le chiavi per entrare” ha poi aggiunto. E, mentre lo diceva, ha provato a divincolarsi, spintonando e facendo cadere un vigile urbano e due agenti della polizia di stato  che vengono subito soccorsi e portati all’ospedale di Caserta per essere medicati.

Giovanni Della Valle, che è stato arrestato per vari reati tra cui il sequestro di persona, le lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale, quando usciva portava le chiavi di casa con sé. Nelle prossime ore il dentista, molto conosciuto nella zona di Parco Gabriella per le liti e le querele presentate a diversi vicini e residenti che con lui avevano avuto scontri verbali, sarà interrogato dal magistrato (le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Luigi Gay).

Le due donne, accompagnate presso l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta con due ambulanze, ora sono entrambe ricoverate per gli accertamenti del caso onde verificare le loro condizioni fisiche. Il padre del dentista è morto alcuni anni orsono.

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