E’ stato estradato dall’Albania Vincenzo Mango, 44 anni, ritenuto un esponente del clan camorristico Belforte di Marcianise, ricercato dal marzo scorso dopo che la Procura Generale di Napoli ha emesso un ordine di carcerazione essendo diventata definitiva a suo carico la sentenza a 18 anni e otto mesi per l’omicidio di matrice camorristica di Ciro Salzano, ucciso nel 2000 a San Nicola la Strada.
Mango, accompagnato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è atterrato all’ aeroporto di Fiumicino dove, ad attenderlo, ha trovato gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta diretta dal Vice Questore Alessandro Tocco che hanno condotto le indagini coordinati dalla DDA di Napoli.
Per l’omicidio sono stati condannati i mandanti, ovvero gli ex reggenti del clan Belforte Bruno Buttone e Michele Froncillo, divenuti nel frattempo collaboratori di giustizia, e gli esecutori materiali Domenico Cuccaro, anch’egli pentito, Giovanni Anziano e Antonio Raucci.
Salzano fu ucciso perché si sospettava che puntasse a diventare reggente della potente cosca marcianisana alleata dei Casalesi, essendo stati già’ arrestati nel 2000 i fratelli Domenico e Salvatore Belforte, fondatori del clan; fu così attirato in una trappola presso il mattatoio comunale di Caserta con la scusa di dover andare a chiedere il pizzo in alcuni cantieri edili. Qui Domenico Cuccaro lo sparò’ uccidendolo, mentre Mango e Anziano si allontanarono con la vettura della vittima che fu poi data alle fiamme.
Secondo gli inquirenti Mango, di mestiere falegname, svolgeva il ruolo di esattore per conto del clan nel comune di Macerata Campania.
Dopo l’omicidio si stabilì a Modena dove cambiò vita, ma, prima della sentenza definitiva, scappò in Albania.