A Napoli la Regione Campania è scesa in piazza.
Il corteo ‘Fiume in piena” è partito sabato pomeriggio alle ore 14.30 da Piazza Garibaldi per dirigersi verso Piazza Plebiscito. In piazza sono scese migliaia e migliaia di persone (oltre centomila i partecipanti) provenienti da ogni angolo della Regione per dire no al ‘biocidio’. I manifestanti chiedono l’immediata bonifica delle terre campane inquinate dagli sversamenti illegali di rifiuti tossici e nocivi.
L’indice e’ puntato anche contro il fenomeno dell’incendio di rifiuti che fa conoscere alcuni comuni delle province di Napoli e Caserta come ‘La terra dei fuochi’.
In testa al corteo don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che da anni si batte per le bonifiche. “Bisogna cambiare passo, e’ insopportabile. Ora sappiamo quello che per tanto tempo è stato taciuto. Ora basta! Serve pagina nuova“. Don Maurizio Patriciello, parla così sottolineando “è un fiume in piena di speranza, ma anche di disperazione“.
Don Patriciello taglia corto sulle polemiche e spiega che “la gente è libera di dire ciò che vuole. Tutti sono benvenuti“. “Le idee – afferma – si possono confutare, i fatti no!“. “E’ il popolo campano – aggiunge – in piazza, non un comitato piuttosto che un altro Fare finta di non vedere ora è un sacrilegio. Chi non vede dovrà renderne conto alla storia“. “Chi nasce oggi – dice ancora – non avrà la terra. Abbiamo rubato loro ciò che spetta loro per diritto. Siamo stati dei farabutti, abbiamo rovinato la terra“. “Mettiamo – conclude – in conto tutto. La nostra madre terra Campania e’ moribonda, ma non e’ morta“.
I manifestanti hanno esposto anche alcuni striscioni con le foto di persone morte negli ultimi anni per patologie oncologiche: a loro dire si tratta di malattie legate all’inquinamento dei suoli.