Dopo cinque giorni di riflessione il direttore generale dell’Asl di Caserta Paolo Menduni ha assunto la propria decisione: niente sospensione, ma “licenziamento” diretto di Giuseppe Gasparin dall’incarico di direttore amministrativo.
E’ durata dunque appena 42 giorni l’esperienza dell’ex sindaco di Caserta nel nuovo incarico di “numero 2” dell’Asl di Caserta. Decisivo, ai fini della decisione del manager, non solo l’arresto di giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati dell’Asl di Caserta, quanto quello che emerge dalle intercettazioni che delineano un quadro inquietante tra gare truccate ed accordi sottobanco. E così, mentre Gasparin (difeso dall’avvocato Dezio Ferraro) è in attesa della decisione del Tribunale del Riesame, Menduni ha firmato la delibera per la rescissione contrattuale per “comportamenti contrari agli obblighi assunti dal direttore amministrativo“.
In merito poi alla stessa inchiesta sugli appalti truccati dell’Asl di Caserta – che ha portato all’arresto, tra gli altri, dello stesso Gasparin, del consigliere regionale Pdl Angelo Polverino e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta Francesco Bottino – va sottolineato e rettificato, relativamente a quanto pubblicato in precedenza così come era riportato dalle agenzie di stampa, che Fiore Ranieri, legale rappresentante del Co.Lo.Coop. (Consorzio Lombardo Cooperative) non è stato arrestato bensì è indagato a piede libero in quanto il gip non ha ritenuto opportuno firmare l’ordinanza di custodia cautelare, così come chiesto dai pm della Dda.