E’ calato (finalmente) il sipario sul congresso provinciale del Partito democratico di Caserta con l’elezione di Raffaele Vitale, giovane sindaco di Parete, a segretario del Pd in Terra di Lavoro con una percentuale complessiva di poco superiore al 56% (ma i numeri non sono stati ancora ufficializzati) contro il 44% dello sfidante Peppe Roseto.
Una vittoria importante, con quasi duemila voti di scarto, che va letta ed analizzata soprattutto per quello che è accaduto nei grandi centri. Perché è proprio nelle grandi città che si è vista la forza dei supporters di Vitale. A partire da Aversa dove i Giovani democratici di Pasquale Fiorenzano e Marco Villano hanno battuto gli uomini del consigliere regionale Nicola Caputo di quasi cento voti (384-288).
Vittoria larga anche a Capua (113-40 per Vitale), mentre praticamente non c’è stata partita a Maddaloni (351-130) e Marcianise (778-284) con Dario Abbate ed i suoi seguaci che hanno dimostrato ancora una volta di essere una ‘macchina elettorale’ per il congresso.
A Mondragone, dopo le polemiche per le esclusioni eccellenti dei nuovi renziani guidati dall’ex consigliere comunale Mario Fusco, la partita si è conclusa con la vittoria dei seguaci di Achille Cennami (351-130). I renziani si sono ben difesi, invece, a Santa Maria Capua Vetere, dove il gruppo di Giuseppe Stellato, della moglie Camilla Sgambato e del figlio Pasquale (presidente dei Giovani democratici) ha vinto, ma non stravinto contro i rivali capeggiati dal consigliere provinciale Antonio Mirra che hanno chiuso con uno scarto inferiore agli 80 voti (451-334).
Teano e Sessa Aurunca, invece, sono state ad appannaggio dell’area renziana: nella città della deputata Pina Picierno, la lista di Roseto ha ottenuto 244 voti contro gli 89 di Vitale. A Sessa la forbice è stata 274 a 208. Da segnalare anche il dato di Teverola, la città di Stefano Graziano (a sostegno di Vitale) e Nicola Caputo (per Roseto). Ebbene, la sfida nella sfida è stata vinta dall’ex deputato per 230 a 200.
A Caserta città, invece, Carlo Marino è riuscito a vincere una battaglia che sembrava quantomeno improba alla vigilia (545 per Roseto contro i 431 di Vitale) visto che contro aveva i due consiglieri comunali Franco De Michele ed Enrico Tresca oltre ad una parte dei circoli renziani ‘Adesso’ che avevano deciso di sponsorizzare Vitale (vedi Mimmo Laudato & company). Un successo parziale per i renziani che va letto con maggiore ottimismo allargandolo nell’ottica del collegio.
Contando i dati di San Nicola la Strada (dove Lucia Esposito era schierata con Vitale), Casagiove (il segretario Carlo Comes ha appoggiato la candidatura del sindaco di Parete), Castel Morrone e Recale esce un sintomatico pareggio tra le due liste, nonostante, alla vigilia, vi fosse molta preoccupazione per i renziani visto che i segretari e la maggior parte delle sezioni (solo a Caserta, Mauro Desiderio, era legato a Marino e Roseto) erano completamente schierati a favore di Raffaele Vitale, con un vantaggio ‘calcolato’ di oltre 200 voti di distanza che poi, di fatto, sembra essere stato annullato dai risultati di domenica.
(Giuseppe Perrotta)