È stata aperta ufficialmente una nuova inchiesta sui dirigenti del Comune di Caserta.
In questi giorni sono stai recapitati 5 avvisi di garanzia a carico di 2 dirigenti del Comune e 3 imprenditori di Caserta, con le accuse di abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
L’inchiesta della procura fa riferimento all’appalto per la gestione dei cartelloni pubblicitari 6×3 in seguito alla denuncia di una società di Santa Maria Capua Vetere presentata subito dopo l’affidamento dell’accordo. Nel mirino della procura sono finiti i dirigenti comunali Gianmaria Piscitelli (già indagato dalla Corte dei Conti per un danno erariale di 13 milioni di euro) e Franco Biondi, oltre ai titolari di 3 società partecipanti alla gara.
Nell’esposto era contestato l’invito a società collegate tra di loro in quanto facenti riferimento a 3 esponenti delle stessa famiglia. La gara oltretutto, dopo essere stata affidata, fu anche revocata in autotutela dal dirigente in quanto la società aggiudicataria non aveva effettuato
alcuni passaggi amministrativi richiesti e la rescissione del contratto confermata anche da un sentenza del Tar Campania dopo il ricorso dell’aggiudicataria.
Bisognerà attendere adesso gli sviluppi dell’inchiesta, ma intanto a Palazzo Castropignano si respira un aria molto tesa che non fa presagire nulla di buono.
(Giuseppe Perrotta)