Ancora tensioni sull’amministrazione comunale di San Nicola la Strada il cui sindaco, Pasquale Delli Paoli, è stato in questi giorni raggiunto da un avviso di garanzia per la vicenda dei “cartelloni abusivi”.
Ora le polemiche coinvolgono anche il Presidente del Consiglio Comunale locale Luca Paradiso dopo che l’ultima riunione del civico consesso è saltata a seguito di uno scontro tra i gruppi di opposizione e lo stesso presidente del consiglio comunale definito “asservito alla maggioranza” per aver convocato un’assemblea con un ordine del giorno completamente stravolto rispetto a quello rinviato a fine gennaio e senza averlo concordato in conferenza dei capigruppo.
“Durante l’ultimo consiglio comunale – si legge in una nota firmata congiuntamente dal PD (Partito Democratico) e da SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) – i consiglieri Raffaele Narducci, Lucia Annunziata, Giovanni Motta e Pasquale Panico sono stati costretti ad abbandonare l’aula a causa della condotta antidemocratica del Presidente del Consiglio che, travalicando le prerogative attinenti il proprio ruolo istituzionale, continua a convocare le sedute consiliari senza concordare gli ordini del giorno con le forze politiche rappresentate in conferenza dei capigruppo ed in barba al proprio ruolo di garante di tutti i Consiglieri.
Con la nostra protesta, che ha determinato il venir meno del numero legale, intendiamo denunciare la “scomparsa” di quasi tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno dell’ultima seduta che fu sospesa per volontà esclusiva della maggioranza di centro destra.
In ogni caso, continueremo – conclude il comunicato – a svolgere responsabilmente, in Consiglio e nella Città, il nostro ruolo di opposizione, approfondendo ancora molti temi importanti, nell’esclusivo interesse della cittadinanza”.
E’ stata poi la volta dell’Udc a scagliarsi contro il presidente dell’assise per il comportamento tenuto durante l’ultimo consiglio comunale: “Oltre alle ben note vicende relative all’approvazione del bilancio che ci ha visto costretti a presentare ricorso al Tar Campania per l’annullamento del bilancio stesso – spiegano i centristi – ci è stata negata la costituzione del gruppo consiliare nonché l’autorizzazione a svolgere attività in luogo pubblico con ciò contravvenendo agli art.lli 17 e 21 della Costituzione Italiana.
Ma tale deriva antidemocratica ha raggiunto il suo culmine nella giornata di ieri quando era stato convocato dal Presidente un Consiglio Comunale con un ordine del giorno mai discusso in conferenza di capigruppo. Per di più l’ordine del giorno prevedeva la discussione di due interpellanze sulle sei presentate dal consigliere dell’Udc Gennaro Mona, scelte non cronologicamente dal Presidente, ma a suo esclusivo piacimento con motivazioni pretestuose.
Il Presidente del Consiglio Comunale, nel rispetto del suo ruolo istituzionale, deve essere garante di tutti i consiglieri comunali e si deve ispirare a criteri di imparzialità. Non essendo ciò avvenuto, il consigliere comunale dell’Udc, nel denunciare tali comportamenti, è stato costretto ad abbandonare l’aula insieme a tutti i consiglieri di opposizione. Ciò ha determinato il venire meno del numero legale e la sospensione della seduta di Consiglio. Questo dimostra ulteriormente – conclude il comunicato – che la pseudomaggioranza di Delli Paoli non ha i numeri per amministrare né per deliberare in Consiglio Comunale e non può pensare di utilizzare i voti della minoranza per garantirsi il numero legale utile a consentire lo svolgimento dei Consigli comunali.
E’ venuto il momento di ridare la parola ai cittadini perché questi amministratori non rappresentano più la città”.