Nella giornata di ieri, 7 Febbraio 2014, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha ufficialmente preso possesso della Reggia Borbonica di Carditello, sita a San Tammaro.
Alla Cerimonia, durante la quale, sul balcone sovrastante l’entrata principale, sono state issate le bandiere Italiana e dell’Unione Europea, hanno preso parte due consiglieri del Ministro Massimo Bray, il Prefetto di Caserta Carmela Pagano, gli Assessori ai Beni Culturali Pasquale Sommese e Gianfranco Nicoletti, il Sindaco Emiddio Cimmino ed il Direttore Regionale dei Beni Culturali Gregorio Angelini. Quest’ultimo ha assicurato che, a partire dalla fine di Marzo, una parte del Real Sito sarà, finalmente, fruibile.
Il Ministro Bray, per l’occasione, ha dichiarato: «Carditello deve tornare presto ad essere ciò per cui è diventata famosa nel tempo: una terra prospera, in cui le pratiche agricole e zootecniche erano modelli da imitare. Allevamenti equini, bovini, bufalini ma anche la coltivazione del grano, della canapa, del lino. Ce la racconta quella meraviglia anche Hackert nelle sue memorie. Quella che costruiremo sarà una nuova Terra del Lavoro capace di ricucire le ferite inferte da anni di abbandono e di incuria. Per far sì che tutto questo diventi realtà daremo vita ad una Fondazione in cui saranno dentro tutte gli enti locali del territorio, le associazioni che da anni si sono battute per salvare Carditello, ma anche il Ministero per l’Ambiente, vista la vocazione del sito, e il Ministero per l’Istruzione e la Ricerca. Le università dovranno avere un ruolo forte nella rinascita della Reggia».
Gianfrancesco Coppo