I giudici della seconda sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Luigi Picardi, hanno condannato a 21 anni di reclusione Nicola Schiavone (nella foto), già rinchiuso nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila, figlio 35enne del boss Francesco detto Sandokan, a 12 anni Mario Schiavone e a 21 anni e sei mesi Antonio Iovine detto O’Ninno, nel processo “Normandia” a carico di imprenditori che, stando all’accusa, hanno ottenuto appalti pubblici nei comuni di Piana Di Monte Verna, Casal di Principe e Pietravairano grazie all’appoggio del clan camorristico dei Casalesi.
Condannati anche gli imprenditori:
Mariangela Capoluongo (3 anni e 4 mesi),
Michele D’Aniello (9 anni),
Oreste De Luca (8 anni),
Vincenzo Della Volpe (17 anni e 6 mesi),
Giuseppe Diana (3 anni),
Pasquale Garofalo, titolare della P.G. costruzioni (3 anni),
Raffaele Macchione (4 anni e 3 mesi),
Giuseppe Misso (13 anni e 6 mesi),
Pasquale Puorto (3 anni e 9 mesi),
Nicola Tessitore a 4 anni e 3 mesi.
Condannato anche il funzionario comunale del comune di Pietravairano, Armando Riccio, alla pena di 9 anni di reclusione.
Ha retto, dunque, l’impianto accusatorio dei pm dell’Antimafia Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio.
Assolti Paolo Diana dalla turbativa d’asta per il campo sportivo di Casal di Principe, Raffaele Lagravanese e Rita Carlig, il funzionario del comune di Caserta, Maurizio Mazzotti e l’ex convivente del consigliere regionale Nicola Ferraro, Gelsomina Crisci.