Finalmente un piccolo, ma significativo “buon segno”, un’iniziativa di alto impatto sociale ed ambientale, di grande significato culturale e civile, economicamente poco o nulla “dispendiosa” per la casse della locale collettività. Insomma, altro che corno dello scuorno….
“Dal 25 aprile saranno disponibili gratuitamente le biciclette all’ingresso del Parco Reale della Reggia di Caserta da corso Giannone. Ce lo ha comunicato la Publiservizi e l’ampliamento della sua offerta sarà disponibile non solo per i casertani ed i turisti in visita al Parco Reale, ma anche per quanti intendono usare la bicicletta per la loro mobilità in città. Sarà un reale incentivo per la valorizzazione del monumento e del suo Parco e per la mobilità sostenibile in città“. Lo ha dichiarato il sindaco di Caserta Del Gaudio.
Il servizio della Publiservizi prenderà il via il 25 aprile in occasione della giornata festiva e sarà ripetuto per ogni weekend successivo, nelle giornate di sabato e domenica, fino alla fine del mese di giugno.
Il parco-bici iniziale sarà costituito da 10 biciclette disponibili, nell’avvio dell’iniziativa, dalle ore 8.30 fino alle ore 14.30.
La loro fruizione sarà possibile compilando un form e lasciando agli incaricati un valido documento di riconoscimento.
Tutto bene, quindi? Ma niente affatto, così come sempre accade quando si fanno le cose a “casaccio”, senza analisi conoscitiva della realtà e programmazione… Come in questo caso in quanto all’interno del Palazzo Reale vi è da tempo una ditta, legalmente riconosciuta e funzionante a norma di legge, la “Noleggio Bici Reali” che svolge tale attività da tempo e, con i ricavi, paga – oltre alle tasse! – anche gli stipendi ai propri dipendenti. Cosa farà adesso la ditta? Chiude “baracca e burattini” e licenzia tutti i dipendenti?
Non sarebbe stato allora meglio che il sindaco e la Publiservizi avessero rivolto la loro attenzione alla città di Caserta piuttosto che alla Reggia, creando invece vari parchi-bici gratuiti intorno alla ZTL di Caserta e, caso mai, ampliando anche il numero delle biciclette da mettere a disposizione del pubblico? E, a proposito, le piste ciclabili in città che fine hanno fatto? Ma perché Del Gaudio, invece di fare – possibilmente meglio… – il sindaco di Caserta, vuole “per forza” sostituirsi al soprintendente ed al ministero dei Beni culturali? Che sia anche lui in cerca di nuova occupazione?