Finisce nella bolgia del PalaCarrara la stagione dei bianconeri. La concomitante sconfitta di Reggio Emilia ha reso inutile anche il -5 (c’erano 6 punti da difendere se non ci fosse stato questo risultato) e tutto un campionato termina nel modo più atroce e beffardo. Una sconfitta pesante, anche meritata visto che Pistoia ha giocato con maggiore energia, ma che ha visto la Juve lottare fino alla sirena. Lottare col cuore e provarci fino in fondo. Nella giornata decisiva sono venuti meno Mordente e Moore su tutti, Brooks neanche benissimo, benone Roberts, ottimi Michelori, Scott e Vitali, sufficiente Easley. Sull’esito di una partita così equilibrata, però, pesano parecchio i tre falli tecnici sanzionati contro i bianconeri. Una beffa atroce per i 300 casertani presenti che, dopo la sirena, sono rimasti composti al loro posto, alcuni ad asciugarsi le lacrime inesorabili. Difficile trovare le parole in questo momento: fa malissimo uscire con 30 punti, con 15 vittorie e 15 sconfitte, col bilancio al 50%: a memoria è il primo caso. Fa ancora più male.
Quintetti soliti per i due coach e nel primo attacco i bianconeri sbagliano tre tiri dimostrando una buona abnegazione a rimbalzo offensivo. Chi è già tonico è Easley che tra rimbalzi, recupero e canestro si fa trovare pronto (2-4 al 2’). Roberts attacca con decisione Washington e lo mette in difficoltà: la Juve c’è (2-7 e 5 punti per il texano). La partenza bianconera è molto solida, Pistoia sbaglia parecchio ma l’inerzia è tutta bianconera (6-11 con 7 per Roberts al 4’). Non è partito bene Mordente (esce al 5’ per fare spazio a Vitali), molto spesso tocca a Brooks portare palla per allargare il campo. Comincia a vedersi la contraerea toscana: alley oop per Johnson, Washington si accende ed è -1. Si abbassano le percentuali al tiro e Pistoia impatta ad 11. Cortese impatta male e spende due falli in pochi secondi; Caserta non segna per quattro, lunghissimi, minuti ma i toscani hanno già sei palle perse in otto minuti. Proprio Cortese, però, firma il primo vantaggio locale con la bomba del 14-13. Al primo stop è 17–13 col buzzerbeater di Meini da centrocampo intanto Brooks è a quota 0 con 0/3 al tiro.
Caserta inizia a soffrire e Washington allunga la striscia positiva dei suoi che toccano il fatidico +6 (19-13). Chi è sempre un fattore per la Juve è Michelori, che segna, sgomita, dimostra il solito immenso cuore. Purtroppo Scott sale a due falli già al 12’. Inizia la corrida, purtroppo la Juve accetta questo caos ed il tremendo 0/6 dalla lunga distanza, unito alla serata negativa di Brooks (0/5 e -2 di valutazione) lancia la folata pistoiese (24-15 al 14’). Daniel stoppa chiunque osi gravitare nei suoi paraggi mentre i nostri fanno una fatica disperata a mettere punti sul tabellone (6/28 al tiro). Anche Ronald Moore è inchiodato a quota ‘0’ con 0/5 nel tiro. Pistoia difende con un’energia pazzesca ma, per fortuna dei bianconeri, non segna mai se non dalla linea della carità (25-17 al 17’). Dopo 17’32” arrivano i primi punti di Ronald Moore… dalla lunetta. E poco dopo arriva anche il primo canestro di Brooks. E, per fortuna, giunge a referto anche la prima bomba sparata da Scott. Brooks si è acceso e realizza portando a scuola di post basso il povero Cortese. E sulla sirena arriva anche il buzzerbeater di Vitali. Pistoia è stordita e viene salvata dal suono della sirena. Poco alla volta, un passo alla volta, all’intervallo lungo è 27-29 nonostante un primo tempo che dice 9/26 da 2, 2/9 da 3, 6 perse e 4 stoppate subite. In questo istante la Juve è settima ed andrebbe a sfidare Siena nei quarti dei playoff scudetto.
Brooks riparte da dove aveva finito: bellissimo jump da 5 metri. Ed arriva anche il missile di Vitali: Caserta è uscita con ferocità dagli spogliatoi (27-34). Pistoia si scuote e piazza un 7-0 di break con Daniel e Wanamaker: è ancora pari. Ed arriva anche la pazzesca schiacciata di Johnson per il 9-0 di parziale che vale il sorpasso toscano (36-34 al 23’). Si scalda anche la mano di Gibson, silente fino a quel momento, che infila un missile dal parcheggio del Pala Carrara; la Juve va avanti grazie ai liberi e carica Daniel di tre falli. Vitali è carico a pallettoni: realizza il decimo punto della sua serata per il 39 pari al 25’. Molin propone la zona ma prede subito un canestro comodo da Daniel. Brooks commette una stupidaggine facendosi chiamare un tecnico dopo una giusta infrazione di passi sanzionatagli da Weidmann; Pistoia torna sul 45-39 coi liberi di Gibson e Johnson. A tirare fuori Caserta dal fossato ci pensa Scott che imbuca una pesantissima tripla che è una boccata d’ossigeno pura. Wanamaker è incandescente (10 punti) e realizza un bel canestro che ‘gira’ il doppio confronto: 49-42. Mordente continua a non segnare mai, pur prendendosi le sue resposabilità, e quando arriva anche la prima bomba di Galanda contro la Juve, il baratro si avvicina (-10). Si arriva all’ultimo ‘stop and go’ con qualche tiro libero che tiene in vita i bianconeri mentre Pistoia sembra decisamente più tonica (57-47 col buzzerbeater di Wanamaker assoluto protagonista del terzo periodo). Termina un drammatico terzo periodo da 30-18.
Non finisce l’uragano Wanamaker: canestro in contropiede e +12 sul tabellone del Pala Carrara. Chi non vuole mollare è Scott che spara un missile di grande importanza perché permette ai viaggianti di tornare sul -9. Ed arriva anche quella di Brooks: Caserta c’è sul 59-53 al 32’. Arriva un altro tecnico contro Moore per proteste e la curva bianconera si infervora non poco per la decisione presa da Weidmann. Per fortuna arriva il quarto fallo di Daniel che torna subito in panchina. Moretti si mette a zona ma gli arbitri iniziano ad esagerare e fischiano ancora un tecnico alla Juve, stavolta a Roberts per simulazione; una scelta veramente discutibile che permette alla GT Group di ritornare sul 64-56 al 34’. E dopo poco Weidmann non concede un sacrosanto ‘canestro e fallo’ a favore di Roberts: i casi avversi iniziano ad essere un po’ troppi. Il texano si carica, trova energie insperate ed attacca selvaggiamente il canestro pistoiese: è 64-61 al 35’. Intanto Gibson esce per falli, Scott non trema dalla lunetta ed è -1. Arriva il finale da Avellino, Reggio Emilia ha perso ed obbliga Caserta a prendersi la vittoria per non essere eliminata (66-63 al 37’). Pistoia è solo Wanamaker che infila il +5 col suo punto numero 19. Continua lo show dell’ex Varese che sale a quota 21 per il +7; Caserta vede sfuggire la stagione. Scott spara un altro missile per il -3 a 5” dalla sirena. Johnson va dalla lunetta, fa 2/2. La preghiera di Moore va sul tabellone: finisce qui con tanta amarezza.
(Camillo Anzoini)
PISTOIA – JUVECASERTA 73-68
(1/4: 17-13; 2/4: 27-29 (10-16); 3/4: 57-47 (30 -18); 4/4: 73-68 (16 -21))
Pistoia: Daniel 7, Meini 3, Galanda 3, Wanamaker 21, Washington 10, Cortese 3, Gibson 13, Johnson 13, Evotti ne, Bozzetto ne. Allenatore: Moretti
JuveCaserta: Mordente, Marzaioli ne, Vitali 10, Michelori 4, Marini ne, Brooks 11, Roberts 16, Moore 6, Scott 15, Easley 6. Allenatore: Molin
Arbitri: Sabetta, Weidmann, Calbucci
Pistoia: tiri da 2 17/42 (40%), da 3 5/13 (38%), liberi 24/30 (80%), rimbalzi 38 di cui 6 offensivi
JuveCaserta: tiri da 2 14/39 (36%), da 3 8/25 (32%), liberi 16/20 (80%), rimbalzi 39 di cui 10 offensivi
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Appuntamento su Radio PRIMARETE martedì 13 maggio con “Cesticamente parlando“, il magazine di Radio PRIMARETE Caserta ((in FM sui 95.00 Mhz ed in streaming su www.radioprimarete.it), dalle ore 19,35 alle 20,55 (in replica alle 0,05 del giovedì); in studio Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli con Imma Tedesco alla regia.
Tra i protagonisti della puntata di martedì 13 maggio il presidente della JuveCaserta Carlo Barbagallo ed il giornalista Camillo Anzoini.
Come di consueto, oltre che della serie A, si parlerà anche del basket non professionistico della provincia di Caserta.
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