Continuano a diminuire i consumi in Campania, con un crollo che ha portato il livello medio del 2013 ben al di sotto addirittura di quello del 1995.
La previsione è che serviranno 15 anni e mezzo per riportare i consumi dei campani al livello pre-crisi (nel 2007), uno in più dell’intero Mezzogiorno e ben quattro in più rispetto alla media italiana.
L’analisi è del Centro Studi Ance Salerno sulla base dei dati del report dell’Ufficio Studi della Confcommercio “Il divario Nord-Sud”.
Il calo più ampio si è registrato in provincia di Salerno che, nel periodo 2011/2012 ha fatto segnare un -7,2%.
Più contenuta la restrizione dei budget di spesa nelle altre province: Avellino e Benevento -2,8%; Napoli -1,5%.
Caserta risulta, invece, in campo positivo con il +3,6%.
“Per rendere più percepibile la gravità della situazione in Campania – afferma il Centro Studi – basta dare uno sguardo alla graduatoria nazionale delle province per consumi pro/capite: Salerno si colloca al 93.mo posto; Avellino al 100.mo; Benevento al 103.mo; Napoli al 104.mo e Caserta, nonostante la fase di recupero nel biennio, al 107.mo.”