In manette per sequestro di persona e violenza sessuale aggravata un cittadino di nazionalità nigeriana identificato per Monday Elisha, 44 anni, residente in via Degli Astalli a Roma.
In particolare il personale della Squadra Volante, nel transitare in piazza Garibaldi a Caserta nei pressi della stazione ferroviaria, notava una giovane donna di colore (identificata successivamente per A. H. di 32 anni, nata in Nigeria) che, alla sua vista iniziava ad urlare ed a gesticolare per richiamare la sua attenzione e, in lacrime, riferiva di essere stata, durante la trascorsa notte, vittima di violenza sessuale.
La stessa, esprimendosi in lingua inglese, continuava riferendo che nella circostanza, avendo opposto resistenza, era stata violentemente malmenata da un cittadino, anch’egli di colore, che si trovava lì nei pressi e che indicava con la mano e, per meglio avvalorare i fatti, mostrava agli agenti una maglietta sporca di sangue.
Gli agenti, a questo punto, immediatamente bloccavano l’individuo segnalato dalla donna il quale, alla vista degli agenti, tentava di allontanarsi, dirigendosi velocemente all’interno della stazione.
Bloccato, l’uomo veniva quindi condotto in Questura per gli accertamenti di competenza, mentre la donna veniva trasportata presso l’ospedale di Caserta per le cure del caso al termine delle quali si accertava, attraverso la visita medico legale, che le lesioni da lei riportate erano compatibili con la violenza sessuale riferita.
Al termine della visita medica la donna sporgeva denuncia riferendo ai verbalizzanti che, giunta a Napoli la sera precedente proveniente da Pescara, veniva avvicinata da un suo connazionale che si offriva di ospitarla nella sua abitazione, distante circa un’ora da Napoli.
Una volta entrati nell’abitazione, l’uomo chiudeva a chiave la porta e subito le palesava le sue intenzioni, dicendole chiaramente che voleva avere un rapporto sessuale.
Al suo rifiuto, veniva aggredita con pugni al volto e successivamente con la forza spogliata ed abusata sessualmente più volte fino alle prime ore del giorno successivo quando le consentiva di andare via.
Per evitare, però, che la stessa potesse denunciare ciò che le era accaduto, la accompagnava alla stazione di Aversa, seguendola successivamente anche sul treno fino all’arrivo a Caserta ove, nei pressi della stazione, veniva soccorsa dai poliziotti.
L’arrestato, al termine degli accertamenti di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, veniva portato presso il penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.