Sostegno elettorale alla sorella in cambio di assunzioni in società operanti nel settore dei rifiuti.
Con quest’accusa è stato posto agli arresti domiciliari l’ex direttore del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, Antonio Scialdone (nella foto).
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, è stata eseguita dai Carabinieri della stazione di Vitulazio anche nei confronti di un altro indagato, Maurizio Fusco, 33 anni, già detenuto.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Scialdone, durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative comunali di Vitulazio del giugno 2009, avrebbe promesso a Fusco, considerato referente di zona del clan camorristico dei Casalesi fazione Schiavone, l’assunzione di alcuni familiari in società di vigilanza privata e in società operanti nel settore della gestione dei rifiuti, tutte a lui riconducibili a vario titolo, in cambio del voto e “dell’apporto elettorale” a sua sorella Giovanna Lina Scialdone, risultata poi vincitrice prima eletta.
Le assunzioni, sottolinea il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, sono “poi effettivamente avvenute“.
I due indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di concorso in voto di scambio con l’aggravante dell’aver agito avvalendosi della forza di intimidazione del clan camorristico dei Casalesi.