Il Bilancio Consuntivo è passato e l’amministrazione comunale casertana retta dal sindaco Pio Del Gaudio potrà continuare il suo lavoro.
Ma al Comune di Caserta i problemi sono tutt’altro che risolti visto che il centrodestra si ritrova con una maggioranza che tale più non è.
Il Consuntivo, infatti, dopo oltre 15 ore di discussione è passato con appena 14 voti (compreso quello del sindaco) sui 33 disponibili in Consiglio.
Passato l’ostacolo Consuntivo, adesso il sindaco dovrà ricostruire una maggioranza e cercare di recuperare alcuni strappi. In primis quello di Lucrezia Cicia, vice capogruppo di Forza Italia, che non si è presentata in Consiglio. E poi bisognerà capire anche i rapporti con il nuovo gruppo dei Popolari democratici: Russo ha dato un voto negativo al bilancio dichiarando di aver seguito una linea coerente con le ‘decisioni’ prese con i suoi compagni di gruppo ovvero Iarrobino che si è astenuto dal voto e Maietta che invece non si è presentato. Qualcosa da rivedere anche tra i banchi dell’opposizione ed in particolare nel gruppo dell’Udc, visto che Antonello Acconcia e Rino Zullo non si sono presentati in aula per il voto.
In consiglio, la discussione sul parere degli esperti non è stata né breve, né pacata. Sono stati i consiglieri del Pd Franco De Michele ed Enrico Tresca insieme a Pierpaolo Puoti (consigliere dell’Udc) ad accendere la discussione che si è protesa per gran parte della seduta. Fulcro della questione sono stati due pareri di ‘esperti’ che escludono lo sforamento del Patto di Stabilità e ‘contraddicono’ quanto emerso dalla relazione dei revisori che invece sostengono la necessità di ufficializzare lo sforamento.
I due pareri, uno a firma di Michele Scognamiglio e l’altro a firma congiunta di Giovanni Ciancio e Paolo Longoni, sono stati presentati dalla maggioranza ed hanno suscitato non poche perplessità nei consiglieri dell’opposizione considerando anche il pagamento predisposto dal Comune di Caserta per i pareri ricevuti che per l’opposizione si traduce in un vero e proprio paradosso. Tra tutti è Carlo Marino, consigliere del Pd, a sollevare la questione annunciando che gli atti del pagamento delle relazione saranno inviati alla Corte dei Conti per un presunto danno erariale.
Sulla difensiva il sindaco Pio Del Gaudio: “I 2mila euro di cui parlate (NdR: questa la cifra del pagamento predisposto) sono stati preventivati, ma non sono stati spesi. Il danno erariale va prospettato solo nel caso in cui questi soldi vengono spesi. E questi 2mila euro non saranno liquidati”. La polemica passa poi al microfono del consigliere Luigi Cobianchi che mette in dubbio la validità di pareri ‘esperti’ esterni in rapporto alla legittimità di relazioni predisposte da un organo come quello del collegio dei revisori dei conti.
A fare il punto della situazione è l’assessore Pasquale Napoletano che dà vita alla discussione sul bilancio facendo riferimento ai pareri degli esperti che sembrano essere appoggiati dalla volontà dell’amministrazione comunale di non voler dichiarare lo sforamento del Patto di Stabilità. Prendono poi posizione i revisori: “Il nostro punto di vista è stato esposto in modo chiaro nella relazione al Consuntivo. Al di là dei pareri esterni acquisiti, secondo noi ci sono due accertamenti in entrata che vanno esclusi dal Patto di Stabilità. L’accertamento dell’Ici 2012 e l’accertamento del contributo di 234mila euro per il Leuciana Festival. Un parere più sintetico e chiaro per dare supporto ai consiglieri comunali non potevamo farlo”. La conclusione della discussione sui pareri degli esperti arriva con la presentazione di due pregiudiziali tra cui quella che esplicita i dubbi dell’opposizione: le relazioni ‘esterne’ rientrano o meno nel bilancio consuntivo? Non tarda ad arrivare la risposta dalla maggioranza che esclude la pertinenza dei pareri alle decisioni relative al bilancio.
Si arriva allo “stop”. Quando il consiglio riprende dopo la pausa, il primo a prendere la parola è il consigliere Luigi Cobianchi.
Stilettate agli “amici degli amici che hanno occupato appartamenti di proprietà del Comune”, riferimenti al mancato pagamento delle tasse da parte di questi a discapito dei cittadini che “sono costretti a pagare tantissime tasse” e richiami al collegio dei revisori per il mancato controllo della suddetta situazione denunciata da anni e di fatto mai presa in considerazione.
Il consigliere fa poi riferimento ai meccanismi camorristici protagonisti al Parco Primavera dove “la camorra ha occupato – afferma – fino a 7 appartamenti. Hanno il Suv sotto casa, ma tolgono la casa a chi ne ha realmente bisogno”.
Ma la denuncia shock di Cobianchi parte dalla consultazione dell’elenco dei dipendenti comunali. Il consigliere denuncia due numeri di matricola: 10133 e 5695 che corrispondono ai nomi di due sacerdoti di Caserta assunti e regolarmente stipendiati negli ultimi venti anni dall’Ente Capoluogo. Sacerdoti di cui Cobianchi non fa i nomi (“per carità di Dio..”) che hanno incassato 103,29 euro al mese a testa: “Per fare che? – si domanda Cobianchi – Non si sa! Invito i due parroci a restituire i soldi che hanno preso sulla scia di quanto va chiedendo Papa Francesco”.
(Pina Monteforte)