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Leuciana Summer Festival: Ron illumina il Belvedere con la sua musica

Un’emozione unica!

Rosalino Cellamare, meglio conosciuto come Ron, ha letteralmente incantato i presenti alla quarta serata del Leuciana Summer Festival, kermesse organizzata dalla Città di Caserta con il contributo della Regione Campania e dell’Unione Europea.

Visibilmente emozionato ed estasiato, per sua stessa ammissione, dalla storica bellezza del Belvedere di San Leucio, il cantante pavese ha aperto il concerto con “Le foglie e il vento”, brano del 1992, per poi proseguire con “Sabato Animale” e “Cosa Sarà”, canzone che ha dato il là al nostalgico ed appassionato ricordo del suo compagno e mentore Lucio Dalla.

Lo spettacolo è proseguito a ritmo incalzante, un crescendo di musica d’autore e ricordi del passato, quando grandi amici ed interpreti come De Gregori, Dalla e lo stesso Ron si sedevano a tavolino per scrivere la storia della musica italiana.

Anima”, seguita da “Vorrei incontrarti fra cent’anni” eseguita con la collaborazione della straordinaria violoncellista Giovanna Famulari e con l’accompagnamento di un pubblico rapito dalle note della canzone vincitrice del quarantaseiesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

Una città per cantare”, la mitica “Piazza Grande” scritta insieme a Lucio Dalla su un traghetto, appena fuori dal porto di Napoli in direzione Palermo ed una versione al pianoforte di “Joe Temerario” che ha lasciato tutti a bocca aperta per intensità e trasporto.

Ancora, “America”, la versione non censurata de “Il gigante e la bambina” ed “Attenti al lupo”, scritta da Ron e portata al successo planetario da Lucio Dalla che, dopo averla ascoltata, subito disse al complice di una vita che avrebbero venduto un milione di copie.

A metà concerto, è arrivato il momento di “Un abbraccio unico” che il cantautore pavese ha donato ai presenti senza risparmiarsi, dopo la lettura de “La magia dell’abbraccio” di Pablo Neruda, ben interpretata dall’attore e regista teatrale casertano Michele Casella.

Infine, altri due brani che hanno entusiasmato il pubblico, tutto in piedi, “Cara” e “Non abbiam bisogno di parole”, uno dei suoi singoli di maggior successo.

Un’interpretazione da brividi quella di Ron, le emozioni si potevano toccare con mano ed i 3000 spettatori non hanno potuto che farsi trascinare in un’altra dimensione, carica di passione.

Su quel palco non c’era solo Ron, c’era anche Rosalino. L’uomo e l’Artista hanno reso indimenticabile un’esibizione che ha toccato il cuore e bagnato gli occhi dei fortunati presenti.

Sono sicuro che da lassù anche Lucio avrà sorriso…

(Gianfrancesco Coppo)

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