All’esito di attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Caserta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stata eseguita un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale della città del Foro, su richiesta della locale Procura, in relazione a 17 soggetti, sottoposti alla misura cautelare del carcere o a quella degli arresti domiciliari.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:
I. CASTELLI Domenico, nato a Maddaloni il 24 agosto 1991
2. FOLGIERI Fabio, nato a Maddaloni il 9 maggio 1993
3. GARGIULO Carmine, nato a Vico Equense il 19 novembre 1991
4. LAURENZA Vincenzo, nato a Caserta il 21 agosto 1987
5. MARTUCCI Donato, nato a Capua il 12 maggio 1988
6. MARTUCCI Giuseppe, nato a Capua il 12 maggio 1989
7. RIVIELLO Nicola, nato a Caserta 1′ 11 luglio 1973
8. RUSSO Alessandro, nato a Marcianise il 14 maggio 1993
9. VAIANO Marianna, nata a Santa Maria Capua Vetere il 6 febbraio 1993
10. VAIANO Stefano, nato a Santa Maria Capua Vetere il 26 gennaio 1990
11. VIGLIETTI Stefania, nata a Napoli il 26 dicembre 1986
ARRESTI DOMICILIARI:
12. AUDINO Vincenzo, nato a Caserta il 19 agosto 1993
13. IANNOTTA Luca, nato a Casagiove il 31 luglio 1965
14. GIORDANO Giovanni, nato a Caserta il 14 luglio 1990
15. GRAVINO Antimo, nato a Caserta il 29 giugno 1992
Gli indagati sono stati ritenuti gravemente indiziati dei delitti di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché di delitti contro il patrimonio, commessi al fine di predisporre la provvista di denaro necessaria per gli acquisti delle ingenti quantità di sostanza stupefacente, poi vendute prevalentemente nel territorio del Comune di Casagiove.
Le diverse tipologie di sostanze spacciate, poi oggetto di sequestro (cocaina, extasy, hashish e marijuana), valutata unitamente al numero delle cessioni osservate, ha offerto agli investigatori l’allarmante dimensione e gravita del fenomeno oggetto di indagine, pur in assenza di una stabile organizzazione criminosa.
Nel corso delle perquisizioni operate a seguito degli arresti è sono stati rinvenuti 600 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, denaro contante e vari attrezzi utili al confezionamento dello stupefacente e alla divisione in dosi.
Sono altresì stati sequestrati telefoni cellulari, schede telefoniche ed un pc portatile.
Il ricorso allo strumento delle intercettazioni telefoniche, i cui contenuti risultano oggetto di puntuale e specifico riscontro attraverso l’effettuazione da parte della polizia giudiziaria operante di puntuali servizi di osservazione e controllo – che hanno consentito il sequestro della sostanza stupefacente – ha consentito di accertare la pluralità delle cessioni oggetto di contestazione.
Gli spacciatori utilizzavano, nel corso delle conversazioni, un linguaggio convenzionale collaudato nel tempo, sintomatico di una spiccata proclività a delinquere, confermata dai precedenti specifici da cui risultano gravati alcuni degli indagati.