Buone nuove!
Il Cnr di Pozzuoli ha scoperto il Thermotoga neapolitana, batterio capace di divorare rifiuti e produrre energia.
Potrebbe rappresentare l’arma vincente per arginare l’emergenza ambientale, trasformando i rifiuti da problema a risorsa.
La sensazionale scoperta si deve alla squadra di ricercatori magnificamente guidata, fin dal 2008, dalla dottoressa Agata Gambacorta. Il batterio è stato isolato da una pozza calda di natura vulcanica, sita nel cuore dei Campi Flegrei, cresce infatti tra Lucrino e Punta Epitaffio, zone di Pozzuoli e Bacoli. Si tratta di un essere vivente che si sviluppa a temperature altissime, capace di trasformare il glucosio dei rifiuti organici in idrogeno che, attraverso un impianto a biomasse, diventa energia.
Al momento, all’interno del Cnr, viene utilizzato un impianto da un litro capace di alimentare dispositivi elettrici da pochi volt come la batteria di un cellulare, ma in cantiere pare ci sia qualcosa di grosso. Su quest’ultimo punto, per ovvi motivi, gli scienziati mantengono il riserbo assoluto e parleranno solo a brevetto avvenuto.
Una vicenda di vitale importanza per la Campania che, grazie a questo epocale rinvenimento, potrebbe risolvere un problema che ormai da tempo immemorabile devasta le nostre terre e le nostre vite.
Tutto sta nel fare tesoro dell’avveniristica ricerca condotta dal Centro Nazionale delle Ricerche, cruciale sarà l’atteggiamento delle Istituzioni che non possono tirarsi indietro come accaduto in passato. Nel 2008, infatti, il progetto ricevette un brusco stop dal Ministro Tremonti mentre il recente finanziamento dell’Unione Europea non è ancora stato erogato.
A tal proposito, la dottoressa Gambacorta ha dichiarato: “Senza ricerca, non c’è innovazione. Non costringete i ricercatori ad andare all’estero. È un momento buio ed è un peccato in una terra che ha così tanto da offrire per ricerche all’avanguardia”.
(Gianfrancesco Coppo)