Questa fa male perché non è meritata: Caserta perde con Cantù ed incassa la settima sconfitta consecutiva e resta a quota 0 in classifica. Fa male perché la Juve sembra rinata e rigenerata. Sembra finalmente una squadra di basket e non un’accozzaglia come visto fino alla scorsa settimana. Cantù ha dimostrato tutto il suo potenziale riuscendo a venire a capo di una partita vista sempre in ricorsa.
Tantissimi applausi per Sacripanti e Oldoini all’ingresso sul parquet e durante la presentazione ma anche per Stefano Gentile. Ospiti d’eccezione anche l’ex Chris Roberts in gita di piacere all’ombra della Reggia, oltre ad Imma Gentile con tanto di mamma al seguito per tifare Stefano. Nelle prossime ore, infine, potrebbe essere ufficializzato Jarrius Jackson, in uscita da Napoli.
Poco prima del via c’è una bordata di fischi ad accogliere i tifosi canturini giunti in cinquanta unità al Palamaggiò. Lo starting five voluto da Markovski è Moore, Gaines, Young, Scott e Ivanov mentre Sacripanti risponde con Feldeine, Johnson-Odom, Jones, Hollis e Williams. La prima azione bianconera ed è subito una tripla di Scott. Azione dopo… ancora una bomba di Scott: clamoroso 6-0 in 1’. Sacripanti chiama in panchina Hollis autore di due ‘non difese’ sull’ex Notre Dame. Ivanov cattura diversi rimbalzi, fa a botte in vernice ma si divora anche un contropiede solitario: sembra una Juve più vogliosa. Purtroppo arriva il secondo fallo di Scott al 3’. Chi sembra starci bene in campo è Young stranamente altruista ed attento anche in difesa. Proprio l’ex Pacers firma il +6 (11-5) al 5’ coi canturini che fanno una fatica matta a trovare la via del canestro. E quando Ivanov spara la tripla, il suo urlo verso la curva fa capire che veramente è un’altra Juve (14-7 col solo Buva a far canestro dall’altro lato). Un buonissimo impatto arriva anche da Tommasini (2+1 per il 19-11 all’ottavo con Gentile lanciato nella mischia). Il lungo bulgaro segna anche in contropiede: in campo c’è solo Caserta che ha 10 punti di vantaggio. Feldeine, dopo tanti errori, fa vedere quanto di buono mostrato all’ultimo Mondiale con la canotta della Repubblica Dominicana. Al 9’ arriva anche il momento di Antonutti mentre Tommasini continua a stupire favorevolmente. Al primo stop è 25–13 con Mordente ‘ne’ e Gaines che segna con l’arcobaleno sulla sirena.
C’è Mordente nello starting five insieme a Moore, Sergio, Antonutti e Young. Cantù cerca di appoggiarsi maggiormente al georgiano Shermadini per sfruttare i centimetri su Antonutti. Caserta tiene anche se Abass ha un buonissimo impatto sul match e Markovski, temerario, resiste con un quintetto anomalo come pochi. Chi non incide è Stefano Gentile, in campo nonostante un problema alla caviglia, che sbaglia tanti tiri aperti (31-19 al 13’). Funziona molta bene il pick ‘n roll sull’asse Moore-Ivanov ed il play americano sembra quello dello scorso anno. Arriva anche un tecnico a Shermadini che costa 5 punti ai canturini presi a cannonate da Mordente (37-21 al 15’). Gaines è sfortunato nella tripla che poteva ammazzare Cantù che passa a zona ma viene punita da Ivanov (10 punti e +16). Lo schiaccione in contropiede di Antonutti, servito da Mordente, vale il +18 ma la difesa bianconera è spettacolare per le linee di passaggio che riesce a sporcare. I lombardi rivedono la luce sul -12 grazie a Williams e Johnson-Odom (41-29 al 18’). Il dodicesimo punto di un positivo Young lancia la volata dell’ultimo minuto. All’intervallo è 43–35 dopo il siluro coraggioso di Laganà.
Si ritorna in campo con Scott dentro dopo 17’ di panchina per i due falli a carico. Purtroppo l’ala grande compie immediatamente il terzo fallo che vale anche il -6 con Williams. L’uscita dagli spogliatoi arride ai canturini: 43-42 con cinque punti di Abbas al 22’. Abass è scatenato: schiacciata, settimo punti filato e vantaggio canturino. Il break brianzolo si allarga e costa anche il quarto fallo di Scott: è 0-18 con Williams per il 43-47. Markovski si affida al quintetto da battaglia che difende alla morte ma Young sbaglia due triple comode per il pareggio (46-49 al 24’). L’ex Nba ci mette più voglia del solito anche in difesa, mentre in attacco va a quota 17 e dopo i liberi di un immenso Ivanov è +1. Paternicò sanziona Young con un tecnico per proteste e l’americano tira fuori un carpiato mostruoso. Azione successiva, flopping a Young, tecnico ed espulsione (50-53 al 26’). Shermadini sigla il massimo vantaggio canturino sul +5. Ma questa Juve è diversa ed ha gli occhi della tigre di Ivanov che spara la bomba del 55-55. Si sblocca anche Gaines con recupero e canestro in contropiede: è ufficialmente una corrida e Caserta non si tira indietro. Non tira dietro la mano anche Tommasini: il play imbuca un missile prezioso per il 60-57 (Gaines ha un problema alla caviglia e torna in panchina) ma c’è tanto cuore anche da Michelori. All’ultimo ‘stop and go’ è 60–60 dopo la tripla ignorante di Gentile
Gaines mette tre liberi, Feldeine risponde con una bomba: 63-63 al 31’. Tommasini è on fire e segna ancora dalla lunghissima distanza con una faccia tosta che non gli riconoscevamo da tempo. Altro giro, ancora Tommasini dalla lunghissima distanza: è 69-63 al 32’ con 12 punti del play bolognese. E poi arriva anche quella di Antonutti con tanto di aeroplanino: Cantù sprofonda sul -9 ma Feldeine sgancia un missile per il 72-66 al 33’. Ormai si segna solamente da 3 e… arriva anche Gaines (75-66). Cantù è tutta sulle spalle del dominicano Feldeine (8 punti nel periodo e +7 bianconero). Si sbaglia parecchio, resistono i bianconeri che non cedono un centimetro pur sprecando diverse occasioni per allungare il gap. Tocca a Michelori dare una mazzata alle speranze canturine con un canestro in acrobazia (81-72 al 38’). Gaines accusa nuovamente un dolore alla caviglia e Michelori riesce a rubare un paio di palloni pesanti a Williams. Sembra fatta ma le bombe di Gentile e Feldeine riaprono la contesa (81-78 a 92” dalla sirena). Una allucinante rimessa di Tommasini termina nelle mani di Feldeine che segna il -1. Moore sbaglia la bomba tagliagambe, Cantù ha il tiro per vincere e Feldeine lo sbaglia con tanta sfortuna. A 11” dalla sirena, Moore va dalla lunetta: 1/2 e 84-82. Ottima azione di Cantù e Johnson-Odom segna in solitaria. Moore si fa tutto il campo ma sbaglia un comodo tiro. E’ overtime.
Shermadini, dalla lunetta, manda avanti i brianzoli (84-85) che diventa +3 con Johnson-Odom. Caserta appare scossa ma Gaines non ha voglia di cedere. La guardia americana, poco dopo, esce per falli e Gentile mette due possessi di distanza (85-89 al 42’). La Juve fatica, Johnson-Odom inchioda una schiacciata terrificante per il +6 ospite. Markovski prova anche Scott da ‘3’ ma ormai è troppo tardi nonostante un generoso finale e finisce con un ingeneroso -12. Ma stavolta i bianconeri escono tra gli applausi, i fischi sono tutti per gli arbitri.
(Camillo Anzoini)
JUVECASERTA-Cantù 95-107
(1/4: 25-13; 2/4: 43-35 (18-22); 3/4: 60-60 (17-25); 4/4: 84-84 (24-24); Overtime: 95-107 (11-23)).
JuveCaserta: Moore 3 (0/2, 0/4, 1 r), Gaines 13 (3/7, 1/6, 2 r), Young 17 (5/9, 0/2, 6 r), Scott 8 (1/2, 2/6, 2 r), Ivanov 19 (4/7, 2/3, 11 r), Mordente 4 (0/1, 1/1), Michelori 6 (2/5, 5 r), Tommasini 18 (1/2, 5/7, 5 r), Antonutti 7 (2/4,1/2), Sergio (0/1 da 3). All. Markovski.
Cantù’: Feldeine 25 (3/6, 5/8, 8 r), Johnson-Odom 14 (7/12, 3 r), Jones 3 (0/2, 0/1, 2 r), Hollis, Williams 14 (5/6, 8 r), Laganà 3 (1/2 da 3, 3 r), Abass 11 (4/6, 1/4, 6 r), Gentile 20 (1/4, 2/5, 2 r), Shermadini 11 (5/6, 4 r), Maspero ne, Buva 6 (1/3, 0/1, 4 r), Bloise ne. All. Sacripanti.
ARBITRI: Paternicò, Bartoli, Sardella.
JuveCaserta: tiri da 2 18/39 (46%), da 3 12/32 (38%), liberi 23/29 (79%), rimbalzi 32 di cui 10 offensivi
Cantù: tiri da 2 26/45 (58%), da 3 9/21 (43%), liberi 28/34 (82%), rimbalzi 40 di cui 10 offensivi
Note – Tecnico Young a 25’10” (50-49), Young a 25’12” (50-50). Espulso Young a 25’12” (50-50). Cinque falli Gaines a 41’25” (85-87). Tiri liberi: Caserta 23/29; Cantù 28/34. Percentuali di tiro: Caserta 30/71 (12/32 da tre, 10 ro, 22 rd); Cantù 35/66 (9/21 da tre, 10 ro, 30 rd). Spettatori 3045, incasso 22.107euro.