La pressione clamorosa di dover vincere a tutti i costi e la Juvecaserta sprofonda nuovamente. Anche Cremona fa la voce grossa al Palamaggiò e passa con pieno merito. Era il giorno del ricordo delle 4 Stelle, era il giorno di Manuela, Gianluca, Gigi e Paolino, era un giorno diverso dagli altri: i bianconeri hanno deciso di renderlo ancora più triste con l’ennesima imbarazzante prestazione di questo scellerato, sciagurato, riprovevole inizio di stagione. Il primo tempo è stato uno scempio come non si vedeva neanche ai tempi della serie B2 e gli avversari si chiamavano Potenza, Luiss Roma e Patti. Cinque sconfitte consecutive, 0 in classifica, ultimo posto da soli: c’è di che non stare sereni. Anzi, qua la preoccupazione monta sempre più. Ormai gli aggettivi sono terminati, andare al Palamaggiò ad assistere a queste partite sta diventando veramente duro.
Applausi al momento della presentazione della Juve ma nella curve 4 Stelle compaiono degli striscioni eloquenti (‘Meritateci’ e ‘2 punti o solo torrone’) mentre la curva Ancilotto ricorda la data nefasta (‘9 novembre giorno maledetto, Caserta lotta e gioca con rispetto. Quattro Stelle sempre con noi). Commovente il minuto di raccoglimento, commovente Mordente che va a depositare un corona di fiori sotto la targa ricordo. Si alza la palla a due: Caserta va con Moore, Gaines, Young, Scott e Howell mentre Cremona risponde con Hayes, Vitali, Bell, Clark e Campani. Caserta inizia con un piglio deciso mentre in attacco, nonostante gli errori, c’è uno spirito migliore e Scott si prende più tiri in un minuto che in tutta la partita scorsa. Anche Gaines sembra mentalmente nel match andando a stoppare Hayes. Clark, invece, si presenta con una bomba ed una perentoria schiacciata (2-5 al 2’). E quando Luca Vitali infila un altro siluro, la forbice è già di 6 punti. Al 3’30” arriva il primo timeout di Molin: Vitali sfrutta il miss match favorevole con Moore, va vicino a canestro e scarica per Campani che sigla il 2-10. L’uscita dal timeout, alleluja, è buona con palla sotto ad Howell. Cremona tiene, andando meglio a rimbalzo e dopo l’ennesima palla persa in attacco cominciano i fischi solitari ed i mugugni. Il primo bocciato è Scott che, al 5’, lascia spazio a Sergio. Il secondo è Young, due perse in un baleno, che lascia il parquet per Mordente (il tabellone segna un imbarazzante 4-12 al 6’). La Vanoli con uno scatenato Clark tocca il +10 mentre la Juve ha 4 punti a referto al 7’. Esce Moore, entra Tommasini, Molin cerca disperatamente una risposta dalla panchina. Howell fa ‘gol’ e tocca quota 4. Clark massacra il povero Sergio, vola a quota 11 mentre la tribuna è particolarmente adirata con Molin. Incredibile ma vero, la Juve è attaccata al solo Howell che fa 6 punti degli 8 di squadra (8-16 all’ottavo). Il pick’n rol centrale tra Ferguon e Cusin fa male ed il play americano insacca la bomba del +11 cremonese. A 85” dalla prima sirena si sblocca Young con due tiri liberi. Ferguson ci ha preso gusto e spara la seconda bomba: la situazione è catastrofica sul 10-22. Meno male che ancora Howell inventi il -10 (8 per lui) poco prima che Gaines commenta un ingenuo fallo su Ferguson: il folletto americano fa 3/3 dalla lunetta. Caserta spreca l’ultimo possesso. Suona la sirena: è 12-25. Umiliante. Pioggia di fischi, ma poi qualche applauso.
Si comincia con Gaines in panchina, la curva urla “Vogliamo gente che lotta”. Howell arpiona il settimo rimbalzo di una partita positiva, Moore finalmente segna dalla lunga distanza, il -10 sembra quasi una luce in fondo al tunnel. Ma la tripla di Vitali ricaccia indietro i bianconeri. Howell finisce la benzina, dentro Michelori; Caserta si incaponisce a tirare solo dalla lunga distanza mentre il patron Iavazzi, in parterre, ha una faccia che è tutto un programma. Pancotto può permettersi il lusso di tenere Clark in panchina a rifiatare, tanto Caserta non segna mai (15-28 al 15’). Frustrante. Sull’asse Mordente-Michelori, finalmente arriva un’azione decente ed un bel canestro. Sembra un film già visto, di quelli tristissimi in bianco e nero per le vie di Parigi: Gaines non segna mai, mai, mai. Michelori ci mette il cuore, ma compie due falli rapidamente, Hayes dalla lunetta firma il 17-30 al 16’. Michelori, sempre lui, deve essere preso ad esempio: rimbalzo offensivo, canestro e fallo per il -10. Il gladiatore tocca quota 7 al 17’, sommati ai 8 di Howell fa 15 punti dalla coppia di lunghi, mentre la squadra sta a 7. Hayes è più caldo di una stufa: due volte passa dietro il blocco di Campani ed infila cinque punti (22-35). Si rimette in moto Clark che sigla il 22-37. Gaines è sommerso di fischi al momento del cambio. Cusin dalla lunetta fa 22-39, la curva esplode, ne ha le scatole piene, non si può vedere nuovamente uno show del genere. Fischi su fischi. La Juve non c’è, forse non c’è mai stata, Vitali sigla il +19 ospite. Avvilente. La curva urla ‘Vergognatevi’. Il body language bianconero è imbarazzante. ‘Andate a lavorare’ e ‘Tutti a casa’, la curva continua. Young continua il suo ‘sciopero’ bianco. Hayes spara ancora una bomba, Scott fa antisportivo su Ferguson, la curva scende nel parterre, è una bolgia infernale, la rabbia dei tifosi monta. Suona la sirena è 24-45. La Juve esce sommersa dai fischi come non si vedeva da tempo mentre Hayes resta a terra dopo un brutto volo nell’ultima azione.
Barbagallo va parlare coi tifosi e viene allontanato. Iavazzi è vicino alla panchina. E’ un clima irreale. Si riparte coi cinque americani in campo, nonostante tutto la gente cerca di sostenere la squadra. I buoni propositi si infrangono sulla nuova palla persa di Gaines e Young ed una magia di Hayes. La curva, intanto, risale al suo posto e lascia il parterre; Hayes è una poesia, dice 14 e Cremona ha quasi doppiato i bianconeri (26-51 al 23’). Scott infila una tripla dopo un secolo, ma la forbice è sempre stabilmente sulla ventina andante. L’ex Notre Dame ha la mano calda, in ritardo, e si fa un secondo giro dalla lunga distanza (34-55 al 25’). Young, intanto, ha deciso di ‘giocare’: un suo gioco da tre punti rimette ‘solo’ 17 punti di distacco tra le due formazioni (38-55 al 26’). Si sblocca, in ritardissimo, anche Moore dalla lunghissima distanza (-16) ma è Tommasini a suonare la carica con una difesa incoraggiante. Young esce per Mordente, bordate di fischi per Molin e faccia sconsolata dell’ex Pacers. Moore, intanto, ne mette un’altra di bomba (44-57) ma, dopo pochi secondi, Bell zittisce il Palamaggiò con una schiacciata pazzesca con tanto di fallo. Incredibile ma vero, il canestro di Cremona diventa una vasca da bagno, Mordente partecipa alla sagra delle triple per il clamoroso -12. La Vanoli è in bambola, ha perso la trebisonda, la Juve è un’altra ed il pubblico finalmente gradisce. Sul più bello, però, il capitano perde due palloni di vitale importanza che fanno respirare i cremonesi. All’ultimo ‘stop and go’ è 52–66 dopo la bomba di Young, un ‘furto e canestro’ di Moore e l’ennesima prodezza di Hayes. Termina un terzo quarto da 28-21, 11/17 al tiro, 6/8 nelle triple.
La curva assiste compostamente, segnale di una ‘tregua’ firmata con Barbagallo nel ‘face to face’ in avvio di terzo periodo. Tommasini resta giustamente in campo e si rivede Michelori. Hayes sfrutta, nuovamente, un blocco di Campani per infilare anche una tripla: 52-69 e partita in ghiaccio. Si aspetta solamente la sirena. La gente sfolla quando mancano ancora 6’. Suona la sirena, pioggia di fischi mentre la squadra è sola all’ultimo posto in classifica a zero punti. Nel post-partita, il GM Marco Atripaldi, assumendosi in pieno tutte le sue responsabilità, rassegna il proprio mandato nelle mani dei vertici societari.
(Camillo Anzoini)
JUVECASERTA –Cremona 66-81
(1/4: 12-25; 2/4: 24-45 (12-20); 3/4: 52-66 (28-21); 4/4: 66-81 (14-15))
JUVECASERTA: Moore 15 (3/7, 3/6, 9 r), Gaines 2 (1/3, 0/3), Young 19 (4/12, 2/3, 8 r), Scott 8 (1/3, 2/7, 2 r), Howell 12 (5/14, 14 r), Vadi ne, Mordente 3 (0/1, 1/2, 2 r), Michelori 7 (2/3, 2 r), Tommasini (0/1, 0/3, 2 r), Capuano ne, Sergio (0/1 da 3). All. Molin.
CREMONA: Hayes 21 (4/9, 3/4, 2 r), Vitali 14 (1/4, 2/3, 4 r), Clark 17 (5/10, 1/3, 6 r), Bell 4 (2/2, 0/2, 5 r), Campani 7 (2/4, 6 r), Mei ne, Cusin 4 (1/1, 5 r), Gazzotti (0/1 da 3, 1 r), Ferguson 14 (1/2, 2/4, 2 r), Mian (0/1 da 3, 4 r). All. Pancotto.
ARBITRI: Baldini, Rossi, Attard.
NOTE – Antisportivo a Scott a 19’38” (24-44). Tiri liberi: Caserta 10/16; Cremona 25/27. Percentuali di tiro: Caserta 24/69 (8/25 da tre, 20 ro, 19 rd); Cremona 24/50 (8/18 da tre, 7 ro, 28 rd). Spettatori 2884, incasso 20.255.
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Martedì 11 Novembre appuntamento con “Cestisticamente parlando”, il magazine di Radio PRIMARETE Caserta (sui 95.00 Mhz in F.M. oppure in streaming su www.radioprimarete.it), in onda dalle ore 19,35 alle 20,45, ed in replica il giovedì alle 00.05.
In studio Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli con Imma Tedesco in regia.
Ospiti della puntata il presidente della JuveCaserta, Carlo Barbagallo, e il DS dell’Upea Capo D’Orlando, Giuseppe Sindoni.
Inoltre, come di consueto, oltre alla serie A, si parlerà anche del basket non professionistico della provincia di Caserta.
Si potrà intervenire in trasmissione inviando sms al numero 338.99.48.576 o e-mail a diretta@radioprimarete.it.