Provincia di Caserta

Arrestati 18 “tombaroli”

18 persone sono state arrestate nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone e Latina in quanto accusati di trafficare reperti provenienti dai più importanti giacimenti archeologici campani.

L’operazione denominata ‘Dedalo‘ è stata portata avanti dai carabinieri di Calvi Risorta, unitamente a quelli del Tutela di Patrimonio culturale di Napoli, all’interno del contesto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Nell’operazione sono stati recuperati 1500 reperti archeologici di diversa natura e datazione, nonché numerosi reperti contraffatti per un valore complessivo di oltre 2.5 milioni di euro.

Nel corso delle indagini è risultato ben presto chiaro che l’approvvigionamento dei materiali archeologici da parte dei cosiddetti tombaroli non avveniva esclusivamente nell’area dell’Antica Cales, bensì in tutti i più importanti siti di giacimenti archeologici della Campania, come Pompei, Paestum e Pozzuoli.

Oltre ai tombaroli, per la maggior parte provenienti da Mondragone, sono stati individuati i principali ricettatori di riferimento e individuati anche i metodi di esportazione illecita, soprattutto verso la Spagna e gli Stati Uniti.

Nel corso di una perquisizione effettuata a Pompei, nell’area della Civita Giuliana, adiacente agli scavi, è stato rinvenuto, nel giardino di un’abitazione, uno scavo clandestino molto recente attraverso il quale era stato intercettato (e depredaro) un ambiente di villa romana, le cui superfici affrescate (poi recuperate) risultavano essere state già in larga parte sottratte.

Le consulenze tecniche sui beni sequestrati hanno evidenziato una grandissima rilevanza dal punto di vista archeologico e artistico di molti reperti ritrovati, sia per la loro qualità artistica che per l’unicità delle decorazioni e il pregio dei materiali.

Tra questi spiccano: un cratere a campana di grandi dimensioni del IV-II secolo a.C, un’anfora della Magna Grecia con coperchio e un’anfora a due anse verticali, tutti attribuiti al pittore pestano Assteas: quattro pannelli affrescali in stile pompeiano, provenienti dallo scavo rinvenuto a Pompei.

3 persone sono state arrestate e sottoposte a misura cautelare in carcere: Benedetto D’Aniello, Angelo Valente e Rocco Verrengia.

Agli arresti domiciliari sono finiti Carmelo Verrengia, nato a Capua, Vittorio Falconetti, Luigi e Pasquale Langione, Tommaso Papa ed Egidio Piglialarmi (tutti e cinque di Mondragone), Rosa Balzano, Michele Bifulco, Sergio Castaldo, Raffaele Izzo, Angelo Mastrobattista, Michele Messina, Augusto Candido Savarese, Simone Simeone e Michele Sorrento.

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