La JuveCaserta rimedia un’altra sconfitta e si avvicina mestamente alla retrocessione in LegaGold. I bianconeri di Enzino Esposito perdono sul campo di Cantù dell’ex coach Pino Sacripanti al termine di una gara che li ha visti in partita per i primi 30‘ prima di crollare, soprattutto sul piano mentale.
Partita brutta in cui però i protagonisti in assoluto sono stati senza dubbio gli arbitri (Roberto Begnis di Crema (CR), Lorenzo Baldini di Firenze ed Emanuele Aronne di Viterbo) che hanno fischiato a senso unico contro i casertani – condizionando soprattutto l’ultimo decisivo quarto di gioco – la “bellezza” di ben 6 falli tecnici e due espulsioni (Esposito e Vitali) e stabilito una specie di record che ha suscitato persino lo stupore, l’incredulità fino alla conseguente ilarità del pubblico canturino. Ma la notizia ancor peggiore per i bianconeri è arrivata dal PalaFantozzi di Capo d’Orlando dove la VL Pesaro si è imposta sui siciliani di un punto (69-70) decretando ormai la retrocessione della JuveCaserta che dovrebbe recuperare, a questo punto, 8 lunghezze di svantaggio.
Pronti, via e la JuveCaserta parte a razzo grazie soprattutto ad un Ronald Moore che sembra in stato di grazia con 10 punti di fila (2/2 da 2, 2/2 da 3) ed un assist per la tripla di Ivanov che permette ai bianconeri di volare sul 7-13 al 4′. La fortuna di coach Sacripanti è che Stefano Gentile, quando sente odore di casa, si eccita, firmando due bombe che permettono a Cantù di tornare subito in partita. I padroni di casa riescono a mettere il naso avanti solo al 7′. Johnson-Odom prima taglia la difesa bianconera per appoggiare da sotto e poi serve un cioccolatino che Eric Williams deve solo schiacciare (18-15 al 7′), spingendo Enzino Esposito a chiamare time-out per fermare l’emorragia. Buva continua a martellare la retina bianconera per tutto il primo quarto (8 punti, con 3/3 da 2), ma Esposito pesca dalla panchina un caldissimo Antonutti che piazza due bombe, imitato poi anche da Scott, che permettono ai bianconeri di restare in scia a fine primo quarto (27-26 al 10′).
Esposito parte nel secondo quarto con Mordente in regia, ma, alla prima palla persa del capitano, rigetta nella mischia Moore. Bova fa esultare i tifosi di casa piazzando il decimo punto personale dopo appena 11′ di gioco, mentre Caserta sporca le proprie percentuali. I canestri di Johnson-Odom, Abass e Stefano Gentile però non bastano a Cantù per allungare perché i bianconeri trovano i primi punti di Michelori e Vitali che fanno continuare a sperare i viaggianti (38-34 al 16′). Il coach bianconero telecomanda la squadra nella difesa a zona, Cantù trova difficoltà ad attaccare e si arriva agli ultimi 60” alla sirena lunga coi bianconeri attaccati agli uomini di Sacripanti. Ma sul più bello Caserta si perde: Johnson-Odom si mette in proprio per tagliare la difesa dei viaggianti, Ivanov si perde Shermadini che schiaccia in completa libertà e Cantù va all’intervallo lungo 44-38, complice anche tre azioni sbagliate in attacco da Caserta.
Le squadre tornano sul parquet, ma sembrano avere le polveri bagnate: tanti errori al tiro, qualche forzature ed al 25′ il risultato è 48-43 con Caserta che finalmente esulta per la prima tripla di Michele Vitali. Stefano Gentile si carica Cantù sulle spalle, ma 6 punti consecutivi di Michele Antonutti tengono Caserta in scia (51-49 al 28′). La battaglia si sposta sotto le plance dove Andrea Michelori ed Eric Williams si guadagnano viaggi della linea della carità sfruttati benino dal casertano. Ma l’ultimo minuto è il solito incubo per Caserta: protagonista del 29′ è Feldeine che mette due triple (l’ultima, tanto per cambiare, sulla sirena) che spezzano la gara (61-52 al 30′).
Moore ed Antonutti dimostrano di non voler mollare e firmano uno 0-5 di parziale ad inizio ultimo quarto che dà nuova linfa alle speranze bianconere. Non c’è il solito crollo verticale di Caserta che continua a restare in partita grazie anche ad un Moore in serata da incorniciare, capace di sfornare assist e punti senza soluzione di continuità. Ma proprio quando sembra che i casertani possano finalmente impattare, gli arbitri si ergono a protagonisti: un fallo tecnico precede di poco una tripla firmata da Feldeine che spezza di nuovo la partita sul +9 (71-62 al 35′). Qui la gara, di fatto, finisce: a Vitali viene fischiato un fallo tecnico, l’ennesimo di giornata, che manda ancora in lunetta Feldeine che poi ne mette altri 2 per il massimo vantaggio dei padroni di casa (74- 62). Scendono i titoli di coda. Caserta prova a lottare fino alla fine, ma non basta. Il tabellone dice 83-72. Per la retrocessione matematica manca davvero poco.
(Giuseppe Perrotta)
Cantu’ – JUVECASERTA 83-72
(1/4: 27-26; 2/4: 44-38 (17-12); 3/4: 61-52 (17-14); 4/4: 83-72 (22-20))
Cantù: Feldeine 19, Gentile 16, Abass 2, Buva 16, Johnson-Odom 13, Shermadini 6, Jones 4, Bloise ne, Laganà ne, maspero ne, Hollis ne, Williams 7. Allenatore: Sacripanti
JuveCaserta: Mordente, Domercant ne, Antonutti 19, Tommasini, Ivanov 11, Moore 23, Vitali 5, Michelori 5, Tessitori, Scott 9. Allenatore: Esposito
Arbitri: Begnis, Baldini, Aronne
Cantù: tiri da 2 25/45 (56%), da 3 7/15 (47%), liberi 12/17 (71%), rimbalzi 34 di cui 6 offensivi
JuveCaserta:tiri da 2 18/48 (37%), da 3 8/25 (32&), liberi 12/16 (75%), rimbalzi 43 di cui 19 offensivi
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Martedì 17 marzo ventitresimo appuntamento stagionale con “CESTISTICAMENTE PARLANDO” il rotocalco settimanale di Radio PRIMARETE (95.00 MHz in F.M. oppure in streaming su www.radioprimarete.it) in onda dalle 19,35 alle 20,55 (ed in replica il giovedì alle ore 00,05), condotto da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto e Eugenio Simioli (con regia di Imma Tedesco).
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