Si chiude una vicenda giudiziaria che dura da ormai molti anni durante i quali l’amministrazione Imperadore, grazie al prezioso supporto legale dell’avvocato Antonio Santoro, non ha mai smesso di lottare per un bene della comunità Sanpotitese.
L’area in questione, di circa 270.000 mq. fu acquistata nel 2008 dal Comune di San Potito Sannitico dopo che la precedente proprietà – la società San Simeone S.r.l. in liquidazione- l’aveva posta in vendita; il fondo, all’epoca era ancora occupato “sine titulo” dalla ditta Altieri, azienda agricola che dal 3 settembre 1998, data di scadenza del contratto di fitto stipulato con la San Simeone srl, aveva occupato l’area senza alcun titolo e senza pagare alcun canone di fitto.
Solo da giovedì scorso, 12 marzo 2015, la vicenda può dirsi definitivamente conclusa.
Progetto del comune è da sempre stato quello di acquisire il bene alla comunità anche e, soprattutto, per fini istituzionali.
Risale al 28 ottobre 2005 la delibera di Giunta Comunale n. 124 con la quale il Comune approvava il progetto preliminare dell’opera che prevede la bonifica dell’area, la ristrutturazioni dei capannoni per svolgervi attività di vendita di prodotti agricoli locali e la realizzazione di spazi ad uso comune, oltre che la realizzazione della rete idrica e fognaria. Anche tale atto, sebbene impugnato, ha ricevuto il placito del Consiglio di Stato che, con sentenza n.4216 del 2012, ha riformato integralmente la sentenza del Tar Campania, decretando l’inammissibilità del ricorso allora proposto sul presupposto che “la stessa – come si legge dagli atti – non è né proprietaria né detentrice del fondo e come tale non ha alcuna legittimazione a contestare gli esiti della procedura”.
Da allora sono trascorsi altri due anni, guadagnati dagli occupanti anche grazie al loro avv. Vincenzo Petrella, durante i quali più volte l’amministrazione ha concesso, a mezzo adesione a richieste di rinvio, alle famiglie Altieri–Crispino il tempo di organizzarsi per abbandonare il sito (non di loro proprietà); possibilità che non hanno inteso cogliere.
A partire dalla mattina del 13 marzo il Comune di San Potito Sannitico, dispondo materialmente dell’intera area (terreni e capannoni), ha affidato l’azienda agricola, di proprietà della famiglia Altieri-Crispino attualmente esistente sull’area della ex-Gezoov, ad un istitore, Camillo Conte, che si occuperà della gestione della stessa grazie anche alla supervisione dell’agronomo Giovanni Aruta.
Epilogo a cui si è giunti, si ripete, giovedì 12 marzo quando sul posto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, comandati dal Capitano Giovanni Falso nonché il Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese che hanno accompagnato l’Ufficiale Giudiziario per eseguire lo sfratto esecutivo agli occupanti abusivi dell’intera area Gezoov, procedendo con la estromissione degli stessi come disposto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo che il giudice della Sezione distaccata di Piedimonte Matese, Alba Costarella, aveva firmato l’apposita ordinanza.
Orbene, nonostante l’opposizione sino ad oggi esercitata dalle famiglie Altieri-Crispino alle “intenzioni” per la collettività da sempre coltivate dall’Amministrazione Comunale, ancora oggi il sindaco Imperadore e l’amministrazione tutta palesano una doverosa vicinanza morale alla famiglia Altieri-Crispino, di cui ben si comprende in disagio sebbene tutto sarebbe stato evitabile con un pò di …giusta consapevolezza, attendendo che la stessa possa al più presto ritirare i propri beni.
Il Progetto: “Un progetto che miri a non snaturale la caratteristica locale”. Questo si legge nella delibera di Giunta Comunale n.119 del 12/11/2013 con la quale si è proceduto all’approvazione di un progetto che prevede la bonifica, riqualificazione e riutilizzazione dell’area ex Gezoov con conseguente creazione di un Polo Agroalimentare.
“Ripristinare una filiera agricola ed artigianale attraverso la trasformazione, la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli dell’area matesina”. Questo l’intento del sindaco Francesco Imperadore che ha continuato: “La realizzazione di un Polo Agroalimentare renderanno quest’area il fiore all’occhiello del nostro territorio. Un Polo Agroalimentare che rispecchi il modello di eccellenza che la Gezoov era un tempo. Un’iniziativa che, oltretutto, mira anche e soprattutto allo sviluppo del sistema lavorativo locale. Si chiude una vicenda cominciata nel lontano 1998. D’ora in poi l’Ente che rappresento, in qualità di legittimo proprietario dell’area, potrà cominciare un nuovo percorso intervenendo con tutta una serie di iniziative che garantiranno lo sviluppo economico del territorio di San Potito Sannitico e opportunità occupazionali ed in particolare per le giovani generazioni”.
Dato che le iniziative in programma saranno numerose, potranno anche vedere la realizzazione di un incubatore di imprese e la realizzazione di un Polo Fieristico di Filiera.
(Adele Consola)