Marcianise

Ancora un “nulla di fatto” per il FIREMA

Ancora un rinvio sulla delicata questione del FIREMA; l’ultimo incontro al Mi.S.E., svoltosi tra le Organizzazioni sindacali e la Società che dovrebbe rilevare l’Azienda, non ha prodotto risultati utili ed un nuovo incontro è fissato per il giovedì 23 aprile.

Tutto ciò sta accrescendo tra i lavoratori un notevole stato di tensione e di preoccupazione, in primo luogo per le loro prospettive occupazionali e anche per il mantenimento dei loro livelli salariali e normativi.

La nuova Azienda infatti non fa mistero di condizionare l’acquisto del FIREMA ad una riduzione dei livelli occupazionali e ad una decurtazione dei salari di fatto dei lavoratori.

La FIM e la CISL di Caserta manifestano la loro decisa contrarietà di fronte a queste prospettive: il FIREMA rappresenta un patrimonio di professionalità, di tecnologia e di know­how che ne fanno un punto di eccellenza nel settore della trasportistica e del materferro, come è dimostrato dal fatto che, nonostante la situazione di commissariamento, ha continuato a ricevere importanti commesse a livello regionale, nazionale e internazionale. Di questi importanti risultati i lavoratori sono stati protagonisti decisivi, avendo contribuito ad essi con il loro lavoro e la loro professionalità ed avendo creduto fino in fondo nelle possibilità di ripresa e di futuro dello stabilimento.

Per la FIM e per la CISL, il FIREMA rappresenta una preesistenza industriale strategica per lo sviluppo del territorio, da salvaguardare e ulteriormente sviluppare tramite investimenti in ricerca e innovazione e non tramite la svalutazione dei lavoratori e della loro professionalità.

Di fronte a questo scenario stupisce ancora una volta il “silenzio assordante” della politica casertana e delle istituzioni del territorio. Ancora una volta la politica rischia di perdere un’occasione importante per dimostrare di non essere una costosa sovrastruttura lontana dai problemi della gente e del territorio, quanto invece una leva per il suo riscatto.

La FIM e la CISL invitano la politica e le istituzioni ad esercitare la responsabilità che compete loro in questa vicenda; a fare rete e squadra, pur nella distinzione dei ruoli, avendo come primario interesse il contrasto alla crisi e il mantenimento e lo sviluppo dell’apparato industriale casertano; a sostenere i lavoratori e il sindacato che con senso di responsabilità si batte per una soluzione positiva e utile per il futuro del territorio.

(Comunicato Stampa)

 

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