Resa pubblica dalla Commissione parlamentare Antimafia la “lista degli impresentabili”, cioè di quei candidati non hanno i requisiti previsti dal codice di autoregolamentazione approvato all’unanimità da tutti i partiti lo scorso settembre.
I dodici candidati della Regione Campania compresi nella suddetta lista sono:
– Antonio Agostino Ambrosio (Forza Italia, Caldoro presidente), condannato per concussione (reato per il quale ha patteggiato, dichiarandosi colpevole!) ed è in attesa di giudizio per tentata concussione;
– Vincenzo De Luca (PD), candidato alla presidenza della regione, condannato in primo grado ad un anno di reclusione ed interdizione dai pubblici uffici per “abuso d’ufficio” nonché rinviato a giudizio per concussione continuata e con “condotta in corso” (e altri reati quali truffa aggravata ed associazione per delinquere);
– Domenico Elefante (Centro democratico-Scelta civica, De Luca presidente), condannato in 1° e 2° grado per concussione, reato prescritto;
– Fernando Errico (lista Ncd-Campania popolare, Caldoro presidente) ha pendenti due processi per concussione e per concussione continuata in concorso;
– Alessandrina Lonardo (Forza Italia – Caldoro presidente), la moglie di Clemente Mastella ha un processo pendente in fase di giudizio per concussione;
– Alberico Gambino (Meloni-Fratelli d’Italia-An, Caldoro presidente) condannato per concussione, giudizio contro cui pende l’appello;
– Carmela Grimaldi (Campania in rete, candidato presidente De Luca) rinviata a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione ad associazione finalizzata a traffico di stupefacenti, accuse da cui è stata assolta, ma contro cui pende un processo d’appello proposto dalla procura generale della Corte d’Appello di Salerno;
– Sergio Nappi (consigliere regionale uscente, candidato nella lista Caldoro presidente), rinviato a giudizio per tentata concussione;
– Luciano Passariello (Meloni-Fratelli d’Italia-An, Caldoro presidente), rinviato a giudizio per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita aggravato da abuso dei poteri d’ufficio;
– Francesco Plaitano (Popolari per l’Italia, Caldoro presidente) imputato per ruolo direttivo in associazione mafiosa e condannato in primo grado per estorsione, pende l’appello;
– Antonio Scalzone (Popolari per l’Italia, Caldoro presidente) processato per associazione mafiosa;
– Raffaele Viscardi (Popolari per l’Italia, Caldoro presidente) rinviato a giudizio per corruzione e abuso d’ufficio;
E’ stato cancellato dalla lista Biagio Iacolare (Udc, De Luca presidente) – che in un primo momento era stato iscritto in quanto tra i “casi di prescrizione per reati rientranti nel codice di autoregolamentazione con giudizio ancora pendente” – ma solo perché la Cassazione non ha ancora registrato la sentenza finale.