I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con il personale della compagnia della città del Foro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari per i reati di ‘falso ideologico’ nei confronti del 57enne di Marcianise Andrea Fiscone.
Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura, in collaborazione con personale tecnico della Motorizzazione Civile, tra gli anni 2011 e 2013 sul delicato settore delle certificazioni per revisioni di veicoli in provincia di Caserta.
In particolare, a seguito di una denuncia sporta da un privato, si è accertato che l’arrestato, titolare di ben sei centri di revisione in provincia di Caserta, era solito rilasciare attestati nei quali certificava falsamente l’avvenuta revisione di veicoli presso le proprie officine.
I controlli oggetto di certificazione non venivano invece svolti, ma solo attestati a fronte della mera produzione di documenti, senza alcun effettivo controllo.
Si è accertato che, in alcuni casi, Fiscone, eccedendo anche dai limiti della licenza, interveniva su veicoli pur in assenza delle previste autorizzazioni.
Tali circostanze venivano documentate con numerosi servizi di osservazione, nonché con videoriprese dalle quali era chiaramente visibile che taluni clienti effettuavano la revisione senza aver neppure bisogno di accedere con il veicolo all’interno della struttura.
Fiscone praticava, ovviamente, un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza (fermo restando il pagamento dell’importo della tassa statale): in tal modo egli risparmiava sui tempi nonché sull’usura dei materiali e della strumentazione in dotazione alle sue officine.
Nel corso delle indagini sono state accertate circa mille revisioni irregolari, con conseguenti illeciti guadagni e danni per la concorrenza.
Per ben 105 di tali revisioni sono stati acclarati fatti penalmente rilevanti, di falso ideologico appunto.
Le officine di Fiscone, tempo addietro, erano salite alla ribalta della cronaca televisiva in particolare della trasmissione ‘Striscia la Notizia’.
All’esito delle investigazioni, sono state iscritte nel registro degli indagati complessivamente 72 persone.