Pensavamo che, con la nomina del Commissario Prefettizio da parte del prefetto Maria Carmela Pagano, si fosse definitivamente chiusa “la farsa” relativa allo scioglimento del consiglio comunale di Caserta ed alla perdita della poltrona di sindaco per Pio Del Gaudio,
Ed invece no! La nostra si sta rivelando solo una “pia illusione” in quanto la vicenda, già di per sé stomachevole, sembra destinata a continuare in modo sempre più ridicolo e francamente indignitoso.
Deciso a non mollare è l’ex-sindaco Del Gaudio che, come aveva promesso, ha deciso di presentare ricorso al Tar Campania contro lo scioglimento della sua amministrazione decisa dal prefetto Carmela Pagano a seguito delle dimissioni di 18 consiglieri comunali del Capoluogo.
Anche Del Gaudio fa ricorso ad un “formalismo”, contestando la decisione del rappresentante territoriale del governo che giudica errata nella parte in cui considera ancora in carica i consiglieri comunali Luigi Cobianchi e Carlo Marino dopo la presentazione, errata, del primo documento di dimissioni di 17 consiglieri avvenuto il 25 maggio negli uffici comunali e che aveva costretto i consiglieri di opposizione a tornare dal notaio il mercoledì seguente per dimettersi nuovamente.
Insomma Del Gaudio sembra appigliarsi oramai a qualsiasi cosa pur di non cedere la fascia tricolore e senza considerare minimamente la “sostanza” della vicenda e cioè la sfiducia manifestata nei suoi confonti da parte non solo dei consiglieri di opposizione, ma anche di quelli che un tempo facevano parte della “sua maggioranza”.
Ricorso al TAR Campania dunque che sarà presentato dall’avv. Chicco Ceceri (nella foto a dx), ben noto in città per i suoi trascorsi politici essendo stato fedelissimo dell’ex-Presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis, a cui lo stesso Del Gaudio annuncia di aver dato mandato a rappresentarlo.
Tutto OK? Nient’affatto in quanto, subito dopo, “la storiaccia” si arricchisce di un altro particolare ridicolo per l’ex-sindaco. Infatti, saputa la notizia, lo stesso avv. Ceceri si affretta a smentire Del Gaudio dichiarando categoricamente che né lui né il suo studio professionale presenterà alcun ricorso in merito.
Così, mentre incassa l’ennesima brutta figura, Del Gaudio ora è alla ricerca di un legale – che ovviamente non mancherà di trovare – disposto a rappresentarlo.
Nel frattempo il prefetto di Caserta Maria Carmela Pagano, dopo aver nominato Maria Grazia Nicolò alla guida di Palazzo Castropignano quale Commissario Prefettizio, ha scelto anche coloro che saranno i tre sub commissari che dovranno aiutare e collaborare con lei.
Si tratta dei vice prefetti Gaetano Cupello e Vittoria Ciaramella e di Agostino Anatriello, Direttore dell’ “Ufficio trasferimenti ordinari e speciali agli Enti Locali” della Direzione centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno.
Gaetano Cupello, a cui sono state conferite le funzioni vicarie del Commissario, è stato componente delle commissioni straordinarie dei comuni Cesa, Recale, Casal di Principe, San Gennaro Vesuviano (NA) e commissione prefettizia Orta d’Atella; commissario straordinario Capodrise, Cancello ed Arnone e Gioia Sannitica; Presidente soc. consortile “Acquedotti s.c.p.a“; sub commissario Consorzio idrico terra di lavoro, Consorzio provinciale trasporti casertani e Consorzio rifiuti CE/4; Sub commissario prefettizio presso i comuni di Roccamonfina, San Prisco, Pignataro Maggiore, Maddaloni, Casapulla, Santa Maria a Vico, Casal di Principe, Capodrise, Marcianise, Carinola e S.Maria C.V.. E’ stato inoltre componente delle commissioni di accesso per la verifica della sussistenza di infiltrazioni di tipo mafioso nei comuni di Mondragone (in due distinti accessi), San Tammaro, Casaluce, Casapesenna, Lusciano, Calvi Risorta ed Orta di Atella, ed anche commissario ad acta per esecuzione di sentenze del TAR e del Consiglio di Stato e per raggiungimento livelli raccolta differenziata.
Vittoria Ciaramella è stata invece già commissario prefettizio dei comuni di Succivo, Capua, Castello Matese, Galluccio, Marcianise, Castel Volturno, Falciano del Massico, Alife, Mignano Montelungo, Portico di Caserta e Carinola, nonché Componente Commissione Straordinaria di Grazzanise sciolto per infiltrazioni e condizionamento di tipo mafioso.
E questo è tutto, per ora. Ma, sebbene ne faremmo volentieri a meno, siamo purtroppo costretti – ahinoi! – a darvi appuntamento alla “prossima” (che vergogna!)!