Nel corso di un controllo ad un’azienda agricola, sita in località San Michele del comune di Falciano del Massico, i carabinieri hanno notato in un casolare una parete di cartongesso davanti alla quale era stato posizionato un armadio metallico, che ha insospettito i militari.
Infatti, nell’aprire l’armadio, hanno avuto accesso ad una stanza attigua adibita ad una vera e propria serra nella quale vi erano 32 piante di sostanza stupefacente tipo marijuana dell’altezza media di cm 150 circa, 1 condizionatore portatile, 3 ventilatori, 4 lampade alogene utilizzate per favorire la fotosintesi delle piante, 4 reattori per la trasformazione di corrente elettrica, 9 teli riflettenti di diverse misure e 3 portalampade e relative lampade di 400 watt.
Materiale, questo, utilizzato per la coltivazione della marijuana e sottoposto a sequestro. Conseguentemente sono stati deferiti in stato di libertà, per coltivazione di sostanza stupefacente, un 52enne ed 47enne, entrambi di Mondragone, che avevano la materiale disponibilità del casolare in cui è stato rinvenuta la piantagione.
Nel frattempo, sempre i carabinieri hanno effettuato un’altra operazione che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio, della 30enne Ben Salah Ines, di origini tunisine.
La donna è stata pedinata da Sessa Aurunca fino alla stazione ferroviaria di Napoli, pronta per salire su un treno alla volta del nord Italia.
Bloccata e perquisita, è stata trovata in possesso di due involucri contenenti 126 grammi di eroina.
Lo stupefacente ritrovato è stato a sottoposto a sequestro probatorio.
L’arrestata è stata rinchiusa nella Casa Circondariale di Pozzuoli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.