Il prof. Giovanni Cerchia, docente presso l’Università del Molise, si è dimesso da coordinatore provinciale casertano di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL).
Lo ha fatto con una lettera indirizzata agli organismi dirigenti del partito, regionali e nazionali, ed a tutti gli iscritti, dopo il risultato elettorale non brillante ottenuto dalla lista “Sinistra al Lavoro per la Campania con Vozza Presidente” alle recenti elezioni regionali ove, non avendo superato il quorum, non si è assicurata una presenza in Consiglio Regionale.
“Il risultato di “Sinistra al Lavoro per la Campania” – premette Cerchia – non è di quelli che può essere rivendicato come il seme di un progetto per il futuro”.
“La debacle in ogni caso non inficia il grande impegno e la straordinaria generosità di tanti, primo fra tutti Salvatore Vozza, che si sono battuti a viso aperto contro il binomio Caldoro-De Luca. …Non può esservi certo – continua Cerchia – un qualche genere di rimpianto per il mancato accordo con Vincenzo De Luca. Il trasversalismo politico che lo sostiene (non a caso oggi il PD festeggia la vittoria con il senatore Mario D’Anna), la grave lesione del principio di legalità che rende l’ex-sindaco di Salerno non insediabile sullo scranno più alto della Giunta regionale, il conseguente stallo istituzionale, sono tutte questioni che testimoniano dell’inevitabilità della lacerazione”.
“Il vero problema siamo noi, quello che rappresentiamo e quello che non riusciamo più ad intercettare“. Cerchia, dopo aver elencato i recenti limiti dell’azione politica del partito, denuncia come lo stesso non è riuscito a ripetere in Campania un’esperienza simile a quella di Pastorino in Liguria, costruendo e dialogando con il più ampio e complesso mondo del centrosinistra.
“Il vero errore commesso da alcuni di noi – sostiene Cerchia – è stato quello di non aver contrastato con la necessaria determinazione semplificazioni, scorciatoie esterofile e massimalismi senza respiro politico che dilagavano al nostro interno fin dal Congresso Nazionale di Rimini del 2014 con il suo scellerato corollario dell’abbandono del dialogo con le ragioni ed i valori del socialismo europeo“.
Cerchia poi sottolinea il risultato ottenuto da “Sinistra al Lavoro per la Campania” in provincia di Caserta ove, nonostante tutto, ha raccolto 7540 voti pari al 2,02%, elogiando l’eccellente risultato personale ottenuto dai candidati di SEL all’interno della lista (Igor Prata – che è stato quello che ha ottenuto il numero più alto di preferenze -, Marco Zarone e Liliana Zottola) a testimonianza del fatto che quando si mettono in campo forze giovani con radicamento nei territori, esperienza amministrativa locale e cultura politica riformista si ottengono buoni risultati.
Infine Cerchia, dopo aver precisato che continuerà ad essere un iscritto ed un militante di Sinistra Ecologia e Libertà, non nasconde altresì di avere ” …un giudizio troppo negativo sulle scelte compiute dal gruppo dirigente nazionale, condivise peraltro da un parte significativa di quello regionale, per poter dare un apporto costruttivo e sereno”.
Sulla base di ciò sono motivate le sue dimissioni da coordinatore provinciale.
Contestualmente alle dimissioni di Cerchia, si sono dimessi dal Coordinamento provinciale casertano di Sinistra Ecologia e Libertà Mena Diodato, Francesco Madonna e Giuseppe Spiezia che, a loro volta, ne hanno spiegato le ragioni in una lettera inviata ai vertici regionali e provinciali del partito.