Il Collettivo studentesco SCIRA – Studenti Casertani In RivoltA sta raccogliendo firme nella città capoluogo per un appello il cui testo è il seguente:
“Siamo gli studenti e le studentesse che in questo mese hanno deciso di iniziare a promuovere azioni dal basso per riqualificare Piazza Antonio Gramsci, a pochi metri dalla Reggia di Caserta e a pochi passi dal Parco della Flora, chiuso ormai da tantissimi anni.
Abbiamo deciso di contrapporre alla negligenza del governo cittadino la partecipazione, all’incuria dei potenti l’allegria, al grigiore della nostra città i colori, al continuo degrado la riappropriazione, al malaffare l’autogoverno.
Abbiamo deciso di prenderci la precisa responsabilità di occuparci della cosa pubblica, abbiamo deciso di combattere l’indifferenza e l’abulia, abbiamo deciso di non stare a guardare, di non farci da parte, bensì di parteggiare, di non far morire le nostre piazze, le nostre terre, le nostre vite.
Troppo spesso siamo stati definiti quelli che contestavano e basta, abbiamo deciso di iniziare a creare una città nuova, partendo da quella Piazza, dalla nostra Piazza.
La piazza in cui tantissimi nostri coetanei trascorrono la maggior parte del loro tempo, una piazza che ultimatemente è triste teatro di risse e di malavita.
Abbiamo deciso di tagliare l’erba incolta ormai da ottobre, di ridipingere le panchine e gli stalli per le biciclette con i colori della nostra città, abbiamo deciso di ripulire le fioriere e di piantarci dei fiori e lo abbiamo fatto. In totale controtendenza rispetto a una classe politica chiacchierona e inconcludente.
Domenica 5 luglio 2015 avevamo deciso di piantare tre alberi: un Ulivo, un Corbezzolo e un Callistemon. Avevamo iniziato a preparare le tre buche che avrebbero dovuto accogliere le piante: che sarebbero stati dedicati alle vittime della Mafia, alle vittime del fascismo e ai morti di Lampedusa.
Nel corso dei lavori, inizialmente, la polizia e i carabinieri più volte sono passati ignorandoci, successivamente un gruppo di uomini ha segnalato la situazione alla polizia municipale la quale ha bloccato la nostra iniziativa poiché sprovvisti di autorizzazione minacciando una denuncia per danneggiamento.
E’ vero, eravamo senza permesso, ma abbiamo agito come ci ha insegnato la politica cittadina e nazionale.
Non ci hanno chiesto il permesso quando hanno chiuso il Parco della Flora, quando hanno cementificato Piazza Mercato, quando hanno sgomberato l’Ex Biblioteca Comunale, quando hanno deciso di farci ammalare inquinando le nostre terre e quando hanno deciso di darci un futuro di fame e precarietà eliminando ogni sogno di realizzazione personale.
Abbiamo tentato di aprire un dialogo con le istituzioni e cercare un punto di accordo per agire insieme, ma, come al solito, abbiamo trovato solo risposte aggressive e persone senza alcuna intenzione di confrontarsi, che ci hanno liquidato subito.
Pertanto abbiamo deciso che Piazza Gramsci non è una “questione privata”, ma una questione della città; abbiamo deciso di lanciare quest’appello che chiunque può sottoscrivere per sostenere la nostra azione di questo mese, abbiamo deciso di rilanciare un’altra data per piantare gli alberi: sabato 11 luglio alle ore 11.00.
A chi ci ha sostenuto chiediamo di esserci, di essere con noi, di cambiare questa città insieme. Abbiamo deciso di voler dimostrare ai “poteri forti” di questa città tanto amareggiati dal nostro fare che insieme saremo invincibili.“
(Per firmare l’appello è sufficiente commentare qui: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=975848105779976&id=928389417192512&fref=nf)