Cronaca

La “longa manus” della camorra sulla metanizzazione: “divieto di dimora” per Lorenzo Diana!

Dieci mila lire di tangente già calcolate nelle 75 chieste per installare la rete del gas in provincia di Caserta, nei territori del Bacino Campania 30 costituito dai comuni di Casal di Principe, Villa Literno, Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, Villa di Briano, San Marcellino e Frignano.

E’ questo uno degli elementi che esce fuori dalle indagini portate avanti dalla Dda di Napoli che hanno portato i carabinieri del Noe di Caserta ad eseguire 8 ordinanze di custodia cautelare per associazione di stampo camorristico e concorso esterno in associazione mafiosa, divieto di dimora e sospensione dei pubblici servizi nei confronti di due persone. Delle otto misure cautelari, quattro sono ordinanze di custodia in carcere, due ai domiciliari e due sono divieti di dimora.

Le indagini – in cui sono coinvolti anche pezzi pesanti della società cooperativa “Cpl Concordia” di Modena, oltre all’ex parlamentare di San Cipriano d’Aversa, Lorenzo Diana (nella foto a sn) – traggono spunto dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Iovine (nella foto a dx), alla guida del clan camorristico dei casalesi dal 1998 insieme con Michele Zagaria.

Fra i destinatari di un’ordinanza in carcere vi è anche l’ ex presidente della Cpl, Roberto Casari, già ai domiciliari per una precedente ordinanza riguardante appalti sempre della Cpl a Ischia per lavori di metanizzazione.

Queste le persone coinvolte:

CASARI ROBERTO, nato a Cavezzo (MO) il 06.06.1953, residente a Concordia sulla Secchia (MO) in via per Mirandola n. 28; arrestato

CINQUANTA GIUSEPPE, nato a Roma il 01.02.1963, ivi residente in via Augusto Sindici n.,41; arrestato

DI TELLA GIOVANNI, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 28.10.1975, ivi residente in via Aldo Moro n. 56; indagato

DIANA LORENZO, nato a San Cipriano d’Aversa il 20 settembre 1950; indagato

IOVINE ANTONIO, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 20.09.1964, detenuto, collaboratore di giustizia; indagato

LANCIA GIULIO, nato a San Vincenzo Valle Roveto (AQ) il 18.01.1953, ivi residente in via Col di Sente n.19; arrestato

MATANO PASQUALE, nato a Pignataro Maggiore (CE) il 02.04.1967, ivi residente in via Principe di Napoli, II traversa, n.2; arrestato

PANARO NICOLA, nato a Casal di Principe (CE) il 12.09.1968, detenuto; indagato

PICCOLO ANTONIO, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 07.12.1965, residente Casapesenna (CE), via Maria Ausiliatrice II Traversa n. 2; arrestato

RECCIA ANGELO RAFFAELE, nato a San Cipriano d’Aversa il 26 febbraio 1946; indagato

SCHIAVONE CLAUDIO, nato a Casal di Principe (CE) il 03.11.1965, ivi residente in Corso Garibaldi n.38; arrestato

SCHIAVONE FRANCESCO, detto “Cicciariello”, nato a Casal di Principe (CE) il 06.01.1953, detenuto; indagato

ZAGARIA MICHELE, nato a San Cipriano d’Aversa il 21/05/1958, detenuto; indagato

ZAGARIA PASQUALE, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 05.10.1960, detenuto; indagato.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia Catello Maresca e Cesare Sirignano.

Grazie alle indagini si è potuto ricostruire le azioni illecite commesse dalla società cooperativa “Cpl Concordia” di Modena che intratteneva rapporti con vari imprenditori legati al clan camorristico dei casalesi, alcuni dei quali già impegnati in altri lavori per la stessa società.

Il lavoro degli inquirenti ha permesso di individuare una figura di spicco in questo contesto, ovvero quella di Antonio Piccolo che si occupava dell’intermediazione tra la dirigenza di Cpl concordia ed il clan camorristico dei casalesi. Accordo con il quale i soggetti coinvolti avevano in un primo momento intimidito la ‘Consorzio Eurogas’, originaria concessionaria dei lavori poi affidati a titolo gratuito proprio in favore della Cpl. Affido arrivato proprio due mesi prima della promulgazione della legge 266/97 che stanziava ingenti contribuiti pubblici per la metanizzazione del mezzogiorno.

Olte alle tangenti ed alla stipula dei contratti sotto soglia per aggirare i subappalti e, nel contempo, introitare sotto banco una cospicua parte dei fondi pubblici, la cooperativa Cpl, secondo quanto riportato dalle indagini, assumeva anche persone vicine al clan, uno dei quali è indicato come autista dell’allora latitante Antonio Iovine. A questo, si aggiunge anche l’affitto dei locali a San Cipriano d’Aversa, di proprietà del clan ed utilizzati da Cpl come sede. Nell’accordo, era inserita anche la possibilità di far svolgere ad società riconducibili ad Antonio Piccolo, i lavori di allaccio alla rete del gas, la manutenzione ed il pronto intervento in caso di guasti.

Il Gip ha anche riconosciuto  all’ex parlamentare, assessore del Comune di San Cipriano d’Aversa ed ex componente della commissione Antimafia del parlamento Lorenzo Diana, un ruolo di assoluto rilievo svolto nella vicenda. Per Lorenzo Diana, attualmente presidente del centro agroalimentare di Volla-Napoli su nomina del sindaco Luigi De Magistris, è stato disposto un divieto di dimora

Dalle indagini è scaturito che Diana aveva un ruolo di “facilitatore della realizzazione delle opere nel bacino. Un ruolo tradottosi in intervento diretto sulla Prefettura di Caserta per quei comuni compresi nel Bacino ed all’epoca sottoposti a commissariamento per infiltrazioni mafiose per ottenere le delibere di approvazione delle concessioni e dei progetti presentati dalla Cpl nei tempi previsti per accedere ai finanziamenti pubblici in favore della cooperativa modenese“. Stando a quanto hanno rilevato dagli investigatori, Diana era cosciente del fatto che ci fosse un accordo “per l’affidamento dei lavori ad imprese riconducibili al clan camorristico dei casalesi“.

Nell’ordinanza è contestato il reato di abuso di ufficio.

Diana è indagato dalla Dda anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia.

Non ho letto ancora il provvedimento – ha detto in proposito l’ex parlamentare interpellato dall’Ansa – e cosa mi si addebita. Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte“.

Le indagini hanno permesso infine di accertare anche l’affidamento di lavori nel comune di San Cipriano d’Aversa, attraverso l’intervento di Antonio Piccolo e su indicazione dell’allora sindaco Angelo Reccia e di Lorenzo Diana, ad una società i cui titolari, già politicamente impegnati a livello locale, risultavano legati da vincoli di parentela con Reccia, con la finalità per i due politici di garantirsi appoggio nelle competizioni elettorali e, per l’imprenditore, il vantaggio economico derivante dalla realizzazione dei lavori per un corrispettivo di circa un milione di euro. Inoltre è emerso, anche nell’ambito di rapporto di reciproco vantaggio, che la Concordia Cpl assumeva, nel periodo 2006/2007, il figlio di Lorenzo Diana con compiti non meglio precisati

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