E’ un vero peccato sprecare le occasioni che negli ultimi 180′ potevano portare la Casertana ad un allungo importante in classifica nei confronti di Foggia, Lecce e Benevento. Due occasioni buttate al vento nei minuti finali che sono costate quattro punti ai rossoblù.
Ora, aldilà di ciò che poteva essere e non è stato, la realtà del momento identifica un dato significante che deve essere analizzato da mister Romaniello e dalla società e cioè la facilità con la quale la Casertana subisce gol: due gol a Foggia, uno con il Monopoli, due gol ad Andria, uno con il Messina, due a Pagani, due contro il Catanzaro. Da difesa imperforabile a difesa colabrodo. Dieci reti subite nelle ultime sei gare.
Ma sgombriamo subito il campo da dannosi equivoci perché la difesa non deve essere considerata il reparto sotto accusa. Infatti ci sono altri due reparti, centrocampo ed attacco, che formano una squadra.
Ora, se il centrocampo non effettua dovuta copertura, va da sé che la difesa si trova sotto pressione. Contro il Catanzaro, specie nei primi 45’ di gioco, è nella zona centrale che gli ospiti hanno avuto la meglio, oltre ad un approccio sbagliato della gara da parte dei falchetti.
Poca cattiveria, aggressività ed intensità di gioco hanno consentito al Catanzaro, oltre al favore di vento ed ai propri meriti, di rendersi pericoloso e di portarsi in vantaggio nella prima frazione di gioco.
Ma salta all’occhio, evidente, un altro aspetto della gara e cioè la mancanza di gestione della partita nei minuti finali. Così a Pagani, così contro il Catanzaro. In vantaggio di un gol e di un uomo, la Casertana non è stata capace di gestire la situazione. Bisognava far girare palla e far correre a vuoto gli avversari ed invece è avvenuto l’esatto opposto, proprio per la mancanza di un elemento che sapesse dettare i tempi alla squadra.
Questo, a mio parere, è l’aspetto su cui focalizzare l’attenzione ed intervenire perché a niente servirebbe esprimere pareri sulla lettura della partita da parte dell’allenatore per la gestione delle sostituzioni. Non porta punti! Ma sostituire Mangiacasale per Finizio non mi è sembrata una scelta azzeccata per le caratteristiche dei due calciatori e per una questione di mentalità che alla lunga paga sempre.
Siamo sempre primi anche se con soli due punti di vantaggio e, per vincere alla fine, basta un punto più degli altri. Quindi, rimbocchiamoci le maniche, stringiamo i denti ed andiamo a Melfi a prenderci i primi tre punti del nuovo anno.
Forza Casertana!
(Biagio Sparano)