Lo scorso week-end, presso la sede del Consorzio Nazionale Produttori Apistici, gli apicoltori di AIACeNa si sono confrontati con Floriana Carbellano, direttore della rivista “L’apicoltore Italiano”, e Rodolfo Floreano, presidente di Agri Piemonte Miele, sul tema dell’analisi sensoriale del miele.
“L’interesse per l’analisi sensoriale del miele – ha sottolineato Floriana Carbellano – cresce sempre di più perché gli apicoltori hanno capito la necessità di imparare a conoscere le caratteristiche dei vari mieli per una buona collocazione sul mercato e perché i consumatori, dall’altra parte, vogliono conoscere nel miglior modo possibile il prodotti perché sono oggi più attenti e consapevoli”.
“E’ importante avere all’interno delle associazioni degli apicoltori specializzati – ha ribadito Rodolfo Floreano – questo perché persone competenti possono fare da traino per altri soci. Insieme si può lavorare molto sulla qualità. E lavorare sulle produzioni di qualità significa avere un sempre maggiore ritorno economico, conseguenza di un ottimo piazzamento sul mercato”.
Entrambi gli ospiti sono intervenuti anche e soprattutto apportando un valore aggiunto all’incontro: la loro esperienza personale.
Nel raccontare la realtà piemontese, hanno dimostrato quanto sia importante la conoscenza del miele. “Nella nostra associazione ci sono circa 15 esperti iscritti all’albo”, ha concluso Carbellano.
Al termine dei lavori, il presidente Mario Ambrosino non ha nascosto la sua soddisfazione per il percorso formativo che promosso dall’AIACeNa e supportato dal Gruppo Apistico Paritetico VolAPE, sta accompagnando venticinque apicoltori casertani e napoletano verso l’ambito traguardo dell’iscrizione all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele.
“Un’apicoltura sempre più professionalizzata, sempre più di qualità” ha concluso Riccardo Terriaca, vice-coordinatore di VolAPE “è l’obiettivo che di tutte le nostre attività. Saper usare i propri sensi per valutare il prodotto aziendale è la base ad ogni percorso di miglioramento qualitativo. Siamo molto contenti perché abbiamo percepito che questo messaggio è stato recepito e, dunque, gli apicoltori casertani e napoletani hanno fatto un altro passo in avanti verso un’apicoltura moderna”.
(Adele Consola)